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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Catanzaro e ‘le dispute sulle dame’ A Catanzaro continua il braccio di ferro tra il coordinatore regionale dell'Udc e la giunta Fiorita

Catanzaro e ‘le dispute sulle dame’ A Catanzaro continua il braccio di ferro tra il coordinatore regionale dell'Udc e la giunta Fiorita

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Si potrà ben comprendere come l’incipit storico -a mo’ di perifrasi- il quale sto per vergare, abbia una certa attinenza (e financo pertinenza) con il sottoscritto -se per questo, pure in virtù di molteplici sensi!- cominciando da una data e proseguendo con episodi che di riffa e di raffa, coinvolgono i ‘miei’ Coburgo.
‘La pace delle dame’ -cioe` l’accordo di Cambrai, che pose fine alla guerra tra Francesco I Valos (sovrano di Francia, a sua volta figlio di Luisa di Savoia) e il Cobugo Carlo V° d’Asburgo (Imperatore di Spagna, Austria e Paesi Bassi, la cui madre era l’Imperatrice Margherita)- venne stipulata nel 1529, guarda caso in una data molto fausta e pure fulgida -e persino per tal motivo, torniamo a me- in quanto (guarda caso!?), precisamente quattrocentosettantacinque anni dopo, nello stesso giorno, ovvero il 5 Agosto del 1974, nascevo io.
Ovviamente è un ‘segno del destino’, epperò la Catanzaro di oggi, vede spesso coinvolte, dame e signore, ed anche coniugi (pur se evito di dire che una in questione, è una Beyka, ovvero principessa, con tutto lo ‘schiattamento’ di invidia, che discende ai parvenu).
Non entro nel merito della ‘querelle’ del mio amico Aldo Casalinuovo -fine ed esimio giurista, figlio e nipote di altrettanto fini ed ensimi giuristi (ma pure fior di politici!), la cui preparazione, stile, eleganza, professionalità, classe, autorevolezza ed altro ancora, non ricorda certo Aldo Fabrizi (pur se non specifico altro, sennò debordo dalla ‘variabilta` interpretativa)- la cui sd lui polemica -sempre a Casalinuovo, mi riferisco- lo contrappone al collega Sergio Costanzo.
Certo, ho letto quanto è accaduto, anche l’ultimo post del Consigliere Comunale, però ho un forte coinvolgimento affettivo e di amicizia -ovviamente, non riconducibile o riferibile in capo a Costanzo (con tutto il rispetto, sia per lui e principalmente, per me, essendo un atto di verità, ma tant’è!)- e comunque non esprimo giudizi ‘tranchant’ (sarebbe ‘francesorum’), anche avendo un’idea e potendo dir la mia, se non altro per fatti pregressi.
Difatti, il passato è abbastanza prossimo, e le questioni pure, le quali, nel caso di specie, hanno coinvolto -a fronte di attacchi razzisti e xenofobi (che, sarebbero, persino reati gravi, gravissimi, se li compisse chiunque, figuriamoci un Consigliere Comunale)- mia moglie e i miei figli, solamente per polemizzare con il sottoscritto e polemizzare, da parte di un tal costui, in modo sterile e aconcettuale, come meglio si addice alla sua ‘storiella’ di vita da (para!)politico (e fate voi se è ‘politico’ o politicante).
In quell’occasione, tutti tacquero, ovviamente nell’Amministrazione del (futuro ex) Sindaco Fiorita -Carmelo mio, quanto mi manchi e come ti invidio: tu avevi anche fare con il padre, mentre io con questo qui…e ho detto tutto!- anzi, benché pregati con discrezione di voler intervenire, per stigmatizzare il comportamento di questo Consigliere ‘Peones’ (apparentemente presente in una struttura pro tempore di un Consigliere sub judice?), è stata, alla fin fine, costretta l’Ambasciata del Libano a dover prendere posizione ufficiale, proprio per far valere giuste ragioni e richiamare i termini di legge vigente.
Cosa fece l’Ambasciata? Presto detto: ha inviato ‘note verbali’ (così si usa e si denominano, lo scambio epistolare formale tra Legazioni Diplomatiche straniere e il nostro Ministero degli Esteri e lo spiego a chi non è a conoscenza, di siffatte procedure e a quanto pare tra i ‘fioriteschi’, ve ne sono molti, moltissimi, eccezion fatta per Aldo Casalinuovo e Marinella Giordano.
Anzi, per dirla tutta, la stessa Ambasciata del Libano, ha persino diramato una nota a codesto giornale, affinché fosse ben chiaro il proprio legittimo disappunto, ma né Fiorita, né altri, hanno inteso scusarsi, evidentemente perché il Consigliere ‘strutturato’ (valutate voi in quale senso, senza addebitare al sottoscritto nessun indizio, nemmeno surrettizio, altrimenti qualcuno coglierebbe l’occasione per fare il leguleio), gode di ossequio e ‘genuflessione’, dovuta non a lui ma a chi gli è ‘leader’ (verrebbe da ridere) e per la logica dei numeri, i quali a Fiorita, in aula scarseggiano.
Tra l’altro la Giunta ‘hippysinistrorsa’ made in Fiorita&co (pure se a comandare è Talerico, il quale però è e sarà il più responsabile di tutti, politicamente parlando, di questa fallimentare gestione amministrativa, del Comune di Catanzaro) e codesta ‘non maggioranza’, hanno proferito non dir nulla o solamente alfine di insolentirmi meglio, oppure perché non sanno quel che fanno, anche se chiunque li potrà percepire per quel che sono, senza che io sia suggerimenti di sorta.
Ad onor del vero (e di discutibile?) coeremza comportamentale, anche nelle giornate attuali, si registra un silenzio tombale -gia` nel caso mio, è grave, poiché a non dir nulla è stata persino la Signora Monteverdi, la quale da docente (non sta a me dire se prestigiosa o meno), non ha inteso dire nulla, in merito al razzismo, ma ciò lo si farà presente nell’interrogazione parlamentare che le concerne e poi con segnalazione alla stessa Università, in cui svolge la sua professione e dove presto tornerà a lavorare…mi si creda!- epperò che Fiorita non prenda posizione, neppure su una questione che investe un componente della sua stessa (futura ex) Giunta e un altro Consigliere Comunale, la dice lunga e dimostra anche, di che pasta è fatto lui, che si abbiglia con la fascia tricolore di primo cittadino, persino quando va a dormire con il suo pigiamino (tranquilli…non saranno di seta, ma rossi, certamente si).
Viene un dubbio allora, inconfessabile ma palese, ovvero quello di voler usare tutto ciò, per avere una malleva, una scusa, una causa, purché ci sia la motivazione di ‘sostituire’ proprio Aldo Casalinuovo, senza essere difeso manco dal suo stesso Partito (che a Catanzaro, ma solo a Catanzaro, prono a far da scudo, esclusivamente all’ ‘effervescente’, ma a mio parere amabilmente esilarante, Vicesindaco/a Iemma Giusi, poco ompor6ae con la i o la y) e sempre Casalinuovo essere destinatario di una sua uscita dalla Giunta, così come mi anticipo` il dominus (non il Sindaco, purtroppo e purtroppo per lui, tanto per confermare quanto lui conta e chi comanda per davvero), già il 19 Febbraio scorso.
Eh già…spifferri (gelidi?) di questi venti matti e potenti!

Vincenzo Speziali