Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Catanzaro, Comito, “Sogno una città normale. Una città in cui i cittadini siano uguali” Una città senza corsie preferenziali, dove funzionano i servizi, per tutti e a cui tutti possano liberamente accedere

Catanzaro, Comito, “Sogno una città normale. Una città in cui i cittadini siano uguali” Una città senza corsie preferenziali, dove funzionano i servizi, per tutti e a cui tutti possano liberamente accedere

“Sogno una città normale. Una città in cui i cittadini siano uguali e i loro bisogni siano risolti. Una città senza corsie preferenziali, dove funzionano i servizi, per tutti e a cui tutti possano liberamente accedere. Una città che ascolti, che non sia indifferente”. Così scrive in una dichiarazione Angelo Comito, candidato al consiglio comunale nella lista “Mò Fiorita Sindaco”.
“Sogno una città consapevole delle proprie potenzialità e delle proprie intelligenze – continua Comito – che sappia far fruttare la creatività e le idee dei suoi figli. Di tutti i suoi figli. E che le sappia mettere a disposizione, qui come altrove. Una città che si liberi da improvvide logiche di campanile, e che attraverso il dialogo ed il confronto sappia tessere rapporti e relazioni al di là dei propri confini. Una città che torni a credere in sé stessa e che si liberi dai lacci dell’impotenza, dal torpore e dalla rassegnazione in cui appare essersi adagiata. Una città che si adoperi e lavori convintamente per riscattarsi dall’ emarginazione in cui è stata relegata, che faccia valere la sua gloriosa storia e che ritrovi l’orgoglio dell’appartenenza.
“Infine – conclude Comito – sogno una città dove, finalmente, si torni a discutere, con chiunque, sul come e sul cosa sia più giusto fare per promuovere solide iniziative sul lavoro, sul commercio, sul turismo. Mettendo da parte logiche corporative e guardando all’interesse della collettività. Una città che sappia far rivivere, in ogni angolo delle sue strade, dei suoi quartieri, del suo centro e delle sue periferie, la voglia e l’ansia della sua storia. E l’ineludibile attesa del suo futuro”.