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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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CasaPound: “Reggio Calabria schiava dell’UE e di Falcomatà” "Immigrati in pianta stabile al porto"

CasaPound: “Reggio Calabria schiava dell’UE e di Falcomatà” "Immigrati in pianta stabile al porto"
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Reggio Calabria – “Una città senza più speranze, tipico specchio
del modello della sostituzione avviato a livello globale. Mentre giovani e
meno giovani reggini partono disperati alla ricerca del lavoro, invece di
sviluppare l’occupazione, anche e soprattutto tramite il turismo, Falcomatà
ed il Prefetto pensano bene di arricchire le casse comunali con gli
immigrati. Una vergogna senza fine in una terra spopolata”.Queste le dure
parole di Roberta Riso, portavoce di CasaPound Reggio Calabria.

“Se il primo aprile 2016 – prosegue Riso – Falcomatà in una dichiarazione
pubblica affermava che il nostro porto avesse chiara valenza turistica e
che in tal senso andava sviluppato, oggi ci ritroviamo ad avere container
antiestetici sulla banchina dello stesso. Oltre 200 immigrati, donne e
uomini, verranno ospitati finché non gli sarà data una destinazione finale.
E’ stato installato anche un container per i controlli medico-sanitari per
curare la scabbia. Ci chiediamo come sia stato possibile dare un parere
tecnico positivo in merito all’aspetto della sicurezza e alla fattibilità
stessa del progetto da parte degli uffici competenti”.

“Apprendiamo inoltre – spiega la portavoce di CasaPound – che nuove
panchine saranno installate per rendere più piacevole la permanenza ai
nuovi ‘ospiti’. Ci sembra davvero uno scherzo grottesco. E i reggini che
invece vedono i propri quartieri sprofondare tra sporcizia, degrado e
malavita, dove li lasciamo? Saremo forse cittadini di serie B? Ecco la
logica europeista di razzismo al contrario: gli italiani, come i reggini,
diventano ospiti in casa propria, costretti a subire e pagare imposte
sempre più salate senza ricevere alcun servizio”.

“Ma cosa ci potevamo aspettare – prosegue l’esponente di CPI – da una
giunta di sinistra oltre ai carretti del 25 aprile al grido di ‘Bella ciao’
se non l’invasione di immigrati? Anni di fallimento, anacronistici, senza
neppure un minimo cenno di rispetto verso chi in questa terra combatte ogni
giorno per sopravvive. Pensiamo al bellissimo Hotel che sta all’entrata del
porto di Rc, che già, come il resto degli abitanti del quartiere, aveva
espresso preoccupazione tempo fa, quando i clandestini erano stati
collocati nella vecchia sede degli uffici della capitaneria di porto.
Ricordiamo signor Sindaco, come lei stesso avesse indetto una riunione al
porto e come avesse poi, poche ore prima dall’inizio, deciso di revocarla,
in tipico stile di chi non vuole e non sa confrontarsi su temi verso i
quali i cittadini non sono d’accordo. Questa è la bellissima democrazia
alla quale lei si appella. Per non parlare poi del caso del Centro
d’accoglienza in Via Cappuccinelli, dove molti punti restano oscuri”.

“La voglia di fare impresa a Reggio – conclude Roberta Riso – in questo
modo si vede sempre di più tarpare le ali. Come possono i commercianti e
gli imprenditori vedere un futuro in questa terra? E’ il momento di
dichiarare ufficialmente il fallimento di questa giunta. E’ arrivato il
tempo di ammettere che chi l’ha votata in nome di chissà quali ricordi, ha
consegnato la città nelle mani peggiori. Anni bui in cui si sono ingrassate
le tasche dei partiti di governo e dell’UE. La Calabria è a rischio
spopolamento come il Molise ed allora, non avendo progetti né capacita a
cosa si pensa? Alle ‘risorse’ che giungono da paesi altri, augurando una
morte lenta a questa città. Complimenti Sindaco, speriamo che i reggini
presto le diano il benservito alle urne”.