PALMI – Un’elezione a sindaco, quella di Palmi, che non trova pace. Avvincente ma allo stesso tempo avvilente per quello che sta accadendo. Una certezza c’è che il candidato Giuseppe Ranuccio è al ballottaggio. Per il secondo vi è stata un’incertezza costante fino a poche ore fa. Quasi ondivaga. Con ricorsi, riconteggi e lettere al prefetto si è persa la sicurezza di vedere scritto sulla scheda elettorale il nome del secondo candidato che andrà a sfidare Ranuccio il 25 giugno. Prima è stata Mimma di Certo. Fino a lunedì. Poi è toccato a Trentinella dopo la verifica dei verbali della sezione numero 16. Ora una lettera firmata da tutti i candidati, ad eccezione di Trentinella, indirizzata al prefetto ha chiesto la verifica di tutti i voti espressi dai palmesi. Lettera che non ha sortito l’effetto sperato dai cinque firmatari. L’altra certezza è che la commissione elettorale ha chiuso il capitolo ballottaggio: Ranuccio-Trentinella sarà il duo che si contenderà la poltrona di primo cittadino.

Ieri, i candidati a sindaco Silvana Misale, Pino Ippolito, Aldo Trimboli e Giuseppe Ranuccio, accogliendo la richiesta di Mimma Di Certo, hanno firmato un documento indirizzato al prefetto di Reggio Calabria ed al presidente della commissione elettorale, con il quale hanno chiesto che vengano riaperti i plichi contenenti le schede elettorali, procedendo al riconteggio dei voti, «al fine di evitare di svolgere – si legge nella missiva – un ballottaggio che potrebbe, in seguito, essere annullato con un grave danno per l’erario comunale».

Il ricorso porta la firme dei cinque candidati a sindaco ma non quella di Francesco Trentinella. Nel frattempo la commissione elettorale istituita presso il Tribunale di Palmi, ha comunicato in via ufficiale che il ballottaggio si svolgerà domenica 25 giugno tra Giuseppe Ranuccio e Francesco Trentinella, così come era stato stabilito dalla commissione martedì mattina. A smuovere i candidati a presentare ricorso al prefetto, sono state le numerose irregolarità finora accertate nelle sezioni e alcune discordanze riscontrate durante e dopo lo spoglio delle schede.

In modo particolare, «si è appreso – si legge nel ricorso – che nelle sezioni 1 e 16 non vi sarebbe corrispondenza fra le schede elettorali consegnate e quelle restituite; sempre nella sezione 16 vi è stato un errore nell’attribuzione dei voti ai candidati sindaci, errore tra l’altro ammesso dallo stesso presidente di sezione e da tutti i componenti del seggio». Un caos non solo nelle sezioni 1 e 16 ma di segnalazioni di irregolarità ci sono anche per le sezioni 17, 6, 18, 41 dove risulterebbero delle incongruenze relative alle preferenze attribuite ai singoli candidati consiglieri nel verbale, e quanto riportato nelle tabelle di scrutinio, mentre nella sezione 1 ci sono 41 schede contestate non assegnate, né annullate.

Delle ripetute irregolarità e incongruenze che se non «sanate – si legge nel documento inviato al prefetto Di Bari – potrebbero inficiare la sovranità del popolo palmese e tenendo conto che tra i candidati a sindaco che dovrebbero andare al ballottaggio con il candidato Ranuccio vi è uno scarto molto esiguo, abbiamo deciso di ricorrere dinanzi al Prefetto».

Sta di fatto che il prefetto ha incontrato i cinque candidati a sindaco firmatari del ricorso presentato. Ciò che è certo, è che la prefettura non ha alcun potere decisionale sull’apertura di plichi e di riconteggio delle schede elettorali, competenza che è tutta del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar), una volta che i candidati, in questo caso, Mimma Di Certo e Pino Ippolito, decideranno di fare ricorso. Ma una cosa il prefetto Di Bari l’ha fatta, prima ha provato a tranquillizzare i candidati, tentando di rasserenare il clima bollente di questi giorni; poi ha messo un punto finale, almeno per adesso, al ballottaggio del 25 giugno, dove a vedersela con Ranuccio sarà Trentinella.