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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Camera, Cinquestelle sospesi. Tra loro la vibonese Nesci

Camera, Cinquestelle sospesi. Tra loro la vibonese Nesci

Tra i dodici deputati sospesi per cinque giorni dai lavori parlamentari per l’occupazione simbolica del tetto di Montecitorio c’è anche Dalila Nesci, la 27enne deputata vibonese del Movimento cinque stelle che ha commentato la notizia definendo la decisione «una vera e propria ingiustizia»

Camera, Cinquestelle sospesi. Tra loro la vibonese Nesci

Tra i dodici deputati sospesi per cinque giorni dai lavori parlamentari per l’occupazione simbolica del tetto di Montecitorio c’è anche Dalila Nesci, la 27enne deputata vibonese del Movimento cinque stelle che ha commentato la notizia definendo la decisione «una vera e propria ingiustizia»

 

 

Cinque giorni di sospensione dall’attività d’aula. Questa la pena dell’Ufficio di presidenza della Camera per i dodici deputati Cinque Stelle che lo scorso 6 settembre salirono sul tetto di Montecitorio per protestare contro la modifica dell’articolo 138 della Costituzione, che stabilisce la procedura per cambiarla.
I parlamentari avevano attirato l’attenzione facendo scivolare dall’alto uno striscione con scritto “La Costituzione è di tutti”, rimanendo su in protesta per la notte intera. Nei giorni successivi, i Cinque Stelle avevano difeso nell’aula della Camera la loro posizione politica, favorevole a mantenere l’articolo 138 per impedire modifiche in senso autoritario dell’assetto costituzionale. Dalila Nesci, deputata calabrese e vicepresidente del gruppo Cinque Stelle della Camera, appresa la notizia del provvedimento di sospensione dall’aula, che tocca anche lei, dichiara: «Un assurdo, è stata data una sanzione esemplare a dodici incensurati, quando Pd e Pdl non riescono a decidere sulla decadenza del condannato Silvio Berlusconi». «Una riprova – conclude la parlamentare – che è proprio nelle sedi istituzionali più alte che si sovvertono i princìpi della Costituzione e della giustizia, a discapito della democrazia e del futuro dei cittadini».