Fa ancora discutere la decisione del Governo Nazionale di far transitare armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro

di CATERINA SORBARA

Calabria terra di passaggio

Fa ancora discutere la decisione del Governo Nazionale di far transitare armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro

Per quanto riguarda l’ arrivo delle armi chimiche, al Porto di Gioia Tauro, vorrei anch’io dire quello che penso. Ebbene, il nostro governo nazionale, si ricorda della Calabria e ,in particolare della provincia di Reggio Calabria, non per risolvere l’annoso problema della disoccupazione giovanile; non per la ndrangheta, che gode di ottima salute e fa quello che vuole, non si preoccupa del problema della sanità, in tema di ospedali , possiamo benissimo affermare che funzionano meglio quelli gestiti dalla Caritas nel cosiddetto Terzo Mondo. Non si preoccupa ,che le alcune strade da noi sono disastrate e, in molte arterie nemmeno illuminate. Per quanto riguarda il Porto gioiese, perché non si preoccupa di farlo decollare, di potenziare la zona industriale, di lavorare sul posto le merci. Perché non si preoccupa di potenziare il turismo e rafforzare l’agricoltura. Guarda caso, il governo nazionale, si ricorda della Calabria, solo “quando deve fare i suoi bisogni”. In particolar modo la città di Gioia Tauro, si tende da più parti a farla diventare
una pattumiera. Che dire poi del nostro governatore Giuseppe Scopelliti? Si dichiara all’oscuro di tutto! Francamente non ci credo
Il governatore è un po’ : non vedo, non sento, non parlo. Come mai in Sardegna si sono opposti fermamente? Perché Scopelliti non fa lo stesso? Io sono stanca di vedere questa terra, questo territorio presi in giro e vilipesi. Invito, fortemente tutti i gioiesi e tutti i calabresi a reagire, a scendere in piazza,
a fare le barricate. E’ ora di alzare il capo e agire, altrimenti, come tante volte ho detto, sarà la fine e per sempre.