Bonus Edilizi, “Continua in un silenzio assordante il blocco della cessione dei crediti” Maria Elena Senese (FenealUil), "Quelle stesse banche che nel primo trimestre del 2023 hanno generato profitti tre volte maggiori rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022 e che continuano a non riaprire il mercato delle cessioni dei crediti"
Cassetti fiscali pieni e crediti bloccati, contratti insostenibili, cantieri sospesi e imprese costrette a licenziare.
Ammontano ad oltre 25 miliardi di euro i crediti che le imprese non riescono a cedere. La crisi di liquidità delle imprese, con le diseconomie che oggi si registrano, potrebbe pregiudicare anche le gare ed i cantieri successivi, venendo meno i player più strutturati e meglio organizzati.
Riteniamo indispensabile, in questa fase storica così delicata, pensare al modello francese di individuazione dei materiali per l’edilizia con adeguamenti automatici trimestrali e al contempo chiediamo di individuare prezzi calmierati per tutti quei materiali per cui l’inflazione ha carattere più di speculazione che di reale aumento dei costi di produzione.
Questa situazione di stallo produrrà a stretto giro che: 150.000 dipendenti rischieranno il posto di lavoro; 90.000 cantieri, attualmente sospesi, genereranno contenziosi tra condomini e ditte, tra progettisti e condomini, tra ditte e banche.
Quelle stesse banche che nel primo trimestre del 2023 hanno generato profitti tre volte maggiori rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022 e che continuano a non riaprire il mercato delle cessioni dei crediti.
In questo contesto sempre più vicino ad una crisi di sistema, siamo convinti che il Governo attraverso Cassa Depositi e Prestiti, debba acquistare tutti i crediti inoptati che le imprese non riescono a cedere.
Prima che sia troppo tardi!!
Maria Elena Senese
Segretario generale
FenealUil Calabria