L’ospedale di Catanzaro ha consegnato gli esiti agli inquirenti che conducono le indagini sull’incidente stradale avvenuto a Sellia Marina e che ha provocato la morte di Matteo Battaglia. Gli accertamenti hanno evidenziato che il ventiseienne che guidava il suv non aveva fatto uso di droghe o alcol

Bimbo ucciso da suv, completate le analisi cliniche. Il romeno non era né drogato né ubriaco

L’ospedale di Catanzaro ha consegnato gli esiti agli inquirenti che conducono le indagini sull’incidente stradale avvenuto a Sellia Marina e che ha provocato la morte di Matteo Battaglia. Gli accertamenti hanno evidenziato che il ventiseienne che guidava il suv non aveva fatto uso di droghe o alcol

CATANZARO – Il rumeno di 26 anni detenuto per l’omicidio colposo di Matteo Battaglia, il bambino di 12 anni travolto da un suv sabato 24 agosto a Sellia Marina (Catanzaro), non era nè drogato nè sotto l’effetto dell’alcol. Lo hanno stabilito gli accertamenti clinici effettuati dall’ospedale di Catanzaro, dove Andrei Valentin Epurei, era stato ricoverato subito dopo l’incidente. Gli esami tossicologici, promti già da alcuni giorni, hanno permesso di appurare che il rumeno stava guidato senza alcuna presenza di droga e alcol nel sangue. Il giovane, nel corso delle dichiarazioni spontanee rese al giudice per l’interrogatorio di convalida del fermo, aveva raccontato di essersi addormentato prima dell’incidente in cui è rimasto gravemente ferito anche un uomo. Il giudice aveva comunque disposto la custodia in carcere, ritenendo esistere sia il pericolo di fuga, sia la recidività del ventiseienne, che pochi mesi prima si era visto sospendere la patente per guida in stato di ebrezza.