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TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

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Bimba ricoverata a Roma, indagato il compagno della madre

Bimba ricoverata a Roma, indagato il compagno della madre

L’uomo deve rispondere di tentato omicidio. La madre della piccola ha tentato di difenderlo

Bimba ricoverata a Roma, indagato il compagno della madre

L’uomo deve rispondere di tentato omicidio. La madre della piccola ha tentato di difenderlo

 

(ANSA) ROMA – Deve rispondere di tentato omicidio S. P., 31 anni, convivente della mamma della bambina ricoverata da sabato scorso al Gemelli di Roma per diversi traumi, forse dovuti a maltrattamenti. L’uomo sabato si trovava in casa a San Felice Circeo (Latina) con la bambina mentre la madre della piccola era al lavoro. Settimo P. si dichiara innocente: “le ho dato da mangiare e l’ho messa a dormire poi mi sono accorto che la piccola aveva le convulsioni”, ha detto agli inquirenti. Oggi alle 11 la procura di Latina affiderà l’incarico al medico legale Giovanni Arcudi per esaminare le cartelle cliniche della piccola e verificare la compatibilità dei traumi con una eventuale caduta.

MADRE HA TENTATO DIFENDERE COMPAGNO Ha tentato di difendere il suo attuale compagno Michela, la mamma della bimba.  La donna, che nella giornata di sabato non si trovava in casa, avrebbe in un primo momento addossato la responsabilità dell’episodio all’ex marito, Mario C, operaio di Terracina, riferendo che la piccola aveva di recente trascorso del tempo con lui. Ascoltata ha detto invece che la piccola era rimasta tutto il giorno di sabato col suo attuale convivente e di essersi accorta della gravità dello stato della figlia solo una volta tornata a casa. Fu proprio la donna a chiamare il 118.

SCIOLTA PROGNOSI, PICCOLA MIGLIORA – E’ stata sciolta la prognosi della bambina di 10 mesi di San Felice Circeo, in provincia di Latina, ricoverata al policlinico Gemelli di Roma, la quale era stata portata in ospedale sabato scorso con delle lesioni sul corpo, procurate in circostanze ancora da verificare. Dal Gemelli hanno fatto sapere che la bambina, che questa notte ha riposato, presenta attualmente condizioni neurologiche stabili, con uno “stato di coscienza conservato” e sarà presto dimessa dalla terapia intensiva. Le funzioni emodinamiche e respiratorie sono autonome e valide, senza bisogno di ausili meccanici o farmacologici. E’ stata inoltre ripresa l’alimentazione per bocca.

CONVIVENTE,TRATTATA COME UN FIORE – “L’ho sempre trattata come un fiore, l’ho cambiata, vestita e gli ho dato da mangiare”. Lo sostiene Settimo P., di 31 anni, convivente di Manuela e ora indagato per maltrattamenti. Settimo ammette che era da solo in casa quando la bambina ha avuto delle convulsioni. Racconta all’ANSA che da alcuni giorni la piccola aveva l’influenza. “La febbre saliva di giorno – spiega – e la notte si abbassava. Manuela così venerdì decise di non andare al lavoro e di portare la bambina dalla pediatra. Io non sono andato, sono rimasto a casa. Quando è tornata mi ha raccontato che la pediatra, vedendo i lividi, voleva presentare una denuncia, ma lei l’ha pregata di non farlo. Sono le sue parole. E’ questo quello che mi ha raccontato”. “Sabato mattina la bambina stava bene: si è svegliata, l’ho cambiata e verso le 11,30 gli ho dato la minestrina con l’omogeneizzato. Ha giocato con me e poi si è addormentata. Verso le 12 Manuela che era al lavoro è venuta un attimo a casa perché doveva andare in bagno. Mi ha chiesto della bambina e gli ho risposto che stava dormendo. Io ogni 5 minuti, poiché si era addormentata,andavo a controllarla, come si fa sempre in questi casi quando una bimba dorme. Verso le 3 la piccola aveva gli occhi spalancati, mi sono avvicinato ma lei non si muoveva, l’ho presa in braccio ed aveva come delle convulsioni. A quel punto ho chiamato mia sorella e dopo il 118 -aggiunge- La bimba era sotto shock aveva come una crisi epilettica. Nel frattempo ho cercato di rintracciare Manuela, ma non ci sono riuscito e così siamo saliti in ambulanza”. Settimo quasi urla la sua innocenza e rivendica il fatto di aver trattato la bambina come se fosse sua figlia: “Mai e poi mai l’ho trattata male, anzi l’ho trattata come un fiore”, conclude l’uomo il quale parlando con un amico si è detto contrariato dell’atteggiamento tenuto in un primo momento dalla sua compagna nei suoi confronti.

VERSIONI DISCORDANTI DA MADRE E PADRE Le versioni fornite da padre e madre sono discordanti La mamma avrebbe raccontato di aver messo a letto la piccola, sabato, e di essersi accorta solo dopo che era in uno stato di incoscienza. La donna avrebbe poi riferito di aver affidato, nei giorni scorsi, la bambina al padre, da cui era separata. Il padre avrebbe invece dichiarato che da diversi giorni non vedeva la figlia. Al vaglio della procura anche la posizione del convivente attuale della mamma, che nella giornata di sabato si trovava con la bambina. La procura di Latina ha nominato un perito, il medico legale Giovanni Arcudi, che dovra’ esaminare le cartelle cliniche e i lividi sul corpo della bambina di 10 mesi da sabato ricoverata al Gemelli. La consulenza servira’ per verificare l’eventuale compatibilita’ delle lesioni e degli ematomi con una caduta.

LA STORIA – Una neonata di 10 mesi è stata trasportata al Policlinico Agostino Gemelli di Roma con lesioni gravi sul corpo dopo essere finita in coma, per circostanze ancora da chiarire. La bimba è stata portata a Roma da San Felice Circeo (Latina), dove abita. Secondo quanto si è appreso, la bimba di dieci mesi era stata trasportata ieri pomeriggio dall’ospedale di Terracina, in provincia di Latina, al Policlinico Gemelli di Roma a causa di un’emorragia celebrale. Nel nosocomio romano negano, però, che la piccola sia in stato di coma limitandosi a dire che è ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica e che i sanitari si sono riservati la prognosi. Sono in corso terapie e monitoraggi attraverso esami clinici e strumentali per valutare le entità delle lesioni sul corpo della bimba e la loro evoluzione. Ieri pomeriggio una donna, probabilmente la madre della bimba, ha chiamato il 118 che, intervenuto per i primi soccorsi, ha trovato la bimba in stato di incoscienza riscontrando sul piccolo corpo, compresa la testa, numerosi ematomi. Lo stesso personale del 118, vista la gravità delle condizioni, dopo aver accompagnato la piccola all’ospedale di Terracina, l’ha trasportata al Gemelli di Roma. Contestualmente, notando la particolarità delle ferite, hanno segnalato il caso ai carabinieri del Comando di Latina. La mamma della bambina, una bracciante separata dal marito avrebbe riferito ai carabinieri, titolari delle indagini sulla vicenda, che la piccola aveva trascorso la giornata di ieri con il padre. La donna vive attualmente con un altro compagno. Intanto, sono cominciati i primi interrogatori nel tentativo di ricostruire con esattezza la vicenda. Madre, padre della bambina e convivente della mamma sono stati sentiti dai carabinieri di San Felice al Circeo. I militari oltre ai genitori della piccola – che sono separati – e il nuovo compagno della donna, hanno sentito anche amici vari della coppia. Subito dopo è cominciato il vaglio del materiale raccolto allo scopo di disegnare un quadro quanto più possibile esatto della dinamica della vicenda. Entrambe le famiglie dei genitori della bimba sono di San Felice al Circeo. E’ legato a un maltrattamento in famiglia il caso. La procura di Latina ha aperto un fascicolo processuale e procede per l’ipotesi di reato di maltrattamento aggravato da lesioni. Il pm Raffaella Falcioni, titolare dell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, ha disposto una consulenza tecnica per fare luce sulle cause del trauma cranico riportato dalla piccola. L’accertamento sarà affidato domani. Al momento, secondo quanto si è appreso, non è ancora chiaro dove e come siano state procurate le ferite alla bimba. La neonata è in “prognosi riservata e le sue condizioni sono stazionarie”. La bimba sarebbe arrivata al Gemelli con il personale del 118, senza alcun parente che l’accompagnasse, e fino a questo momento non risulta che nessuno sia giunto a visitarla. I medici continuano a valutare le condizioni della piccola attraverso esami clinici e strumentali.

redazione@approdonews.it