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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Bevacqua: L’inerzia della Regione blocca l’edilizia calabrese È inutile girarci intorno: il sistema non funziona e la Regione non può assistere passivamente. Dopo diverse sollecitazioni e interlocuzioni con gli Ordini dei Tecnici, degli Architetti e degli ingegneri calabresi, avevo chiesto all'assessora Catalfamo di intervenire sulla piattaforma telematica SUE (Sportello Unico Edilizia)

Bevacqua: L’inerzia della Regione blocca l’edilizia calabrese È inutile girarci intorno: il sistema non funziona e la Regione non può assistere passivamente. Dopo diverse sollecitazioni e interlocuzioni con gli Ordini dei Tecnici, degli Architetti e degli ingegneri calabresi, avevo chiesto all'assessora Catalfamo di intervenire sulla piattaforma telematica SUE (Sportello Unico Edilizia)

“È inutile girarci intorno: il sistema non funziona e la Regione non può assistere passivamente. Dopo diverse sollecitazioni e interlocuzioni con gli Ordini dei Tecnici, degli Architetti e degli ingegneri calabresi, avevo chiesto all’assessora Catalfamo di intervenire sulla piattaforma telematica SUE (Sportello Unico Edilizia), che sta rivelando criticità assolutamente insostenibili per un settore già in difficoltà qual è quello edilizio: non si è mosso nulla e oggi le imprese calabresi coinvolte rischiano seriamente di vedere compromesse le opportunità di ripresa offerte dalle misure messe in campo dal governo nazionale”. È quanto dichiara il Capogruppo PD mimmo Bevacqua, che aggiunge: “Sismabonus, Superbonus 110, Decreto Sblocca Cantieri: quello che nel resto del Paese si muove per riavviare l’imprenditoria edilizia dopo la crisi pandemica, qui in Calabria pare restare immobilizzato a causa di un protocollo informatico che, fin dalla sua apertura nel 2020, non ha mai funzionato. Lo riconosce perfino un decreto dirigenziale del gennaio scorso, ma l’assessorato dorme sonni tranquilli. A nulla, finora, sono valse le innumerevoli denunce e proposte di soluzione avanzate dagli ordini professionali”. “Il covid – prosegue Bevacqua – ha già dato una mazzata pesante al settore: se ci si mettono anche l’inefficienza della burocrazia e la sordità della politica, il conto diventa inaccettabile. L’assessora non può tergiversare oltre. Non vogliamo sapere perché non ha fatto, ma come, cosa e quando intende fare. E fare subito”.