Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

PORTO GIOIA TAURO, L'AFFONDO, PORTO AGENZY, SI O NO? OSPITE IL SINDACO ALDO ALESSIO Siamo Live. Seguici dalle ore 16,00
Torna su

Torna su

 
 

Bevacqua: I manager sanitari esterni e le professionalità calabresi Le logiche politiche che hanno portato Panizzoli in Calabria tracciano il quadro di una volontà in quota Lega

Bevacqua: I manager sanitari esterni e le professionalità calabresi Le logiche politiche che hanno portato Panizzoli in Calabria tracciano il quadro di una volontà in quota Lega
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Se fosse vero quanto denuncia il presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, l’Ospedale di Cosenza sarebbe prigioniero di una incapacità direttiva inaudita. Corcioni, infatti, rileva che, a fronte della massima libertà disposta dal Governo nazionale per l’assunzione di nuovo personale medico e paramedico, il commissario dell’azienda Ospedaliera di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, non è in grado di attivare la procedura tecnica necessaria. Così le sale operatorie lavorano solo per le urgenze, perché non c’è nemmeno il numero sufficiente di ferristi e infermieri. È mai possibile e tollerabile una cosa del genere?”. È quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, il quale così prosegue: “Le logiche politiche che hanno portato Panizzoli in Calabria tracciano il quadro di una volontà in quota Lega: se qualcuno si aspettava che queste logiche politiche contemplassero anche i requisiti di competenza indispensabili per assumere la direzione generale di un’Azienda Ospedaliera, forse si dovrà ricredere. Che non ci siano attualmente impedimenti tecnici o giuridici per aumentare l’organico è un fatto; che a Cosenza non si procede, è un altro fatto. La conclusione che si è indotti a trarne è desolante. Se a ciò poi si aggiunge che il Piano di riordino della rete ospedaliera, approvato dal commissario Cotticelli, prevede un aumento delle terapie intensive senza mettere a disposizione le risorse finanziarie, pare davvero che la presa in giro sia di proporzioni colossali”. “Solo che in questi casi – conclude Bevacqua – si gioca sulla pelle dei cittadini e sul diritto alla salute: bisogna smetterla con la colonizzazione da parte di presunti luminari esterni. La Calabria possiede fior di professionisti che, oltre alle competenze, hanno un’anima per comprendere le sofferenze e i disagi ingiustificabili che i malati calabresi sono costretti quotidianamente a subire”.