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Bellofiore risponde alla Leone, componente dello staff della Squillacioti

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L’ospedale di Gioia Tauro al centro della diatriba

Bellofiore risponde alla Leone, componente dello staff della Squillacioti

L’ospedale di Gioia Tauro al centro della diatriba

 

 

 

GIOIA TAURO – Prendo atto delle dichiarazione della dott.ssa Leone portavoce della dott.ssa Squillacioti per l’Asp 5 di Rc, contenute nell’articolo pubblicato da un noto giornale ad alta tiratura regionale in data 17.05.2012, e mio malgrado mi trovo costretto a smentire quanto dalla stessa riportato a nome dell’Asp 5 diretta dalla dott.ssa Squillacioti.

Mi riferisco alla parte dell’articolo per la quale sono stato tirato in causa.

Orbene, per ciò che concerne la questione relativa alla richiesta da parte dell’ASP 5 di ricevere un bene confiscato dal Comune di Gioia Tauro, contrariamente a quanto affermato dalla dott.ssa Leone preciso e confermo che :

• L’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro, proprio durante la visita della dott.ssa Squillacioti a Gioia Tauro nel mese di febbraio anno 2011 – presenti per l’amministrazione comunale il sottoscritto, il delegato alla Sanità dott. Vincenzo Frangella, l’assessore Salvatore Nardi, il Vicesindaco arch. Rizzo e l’Assessore al Personale Salvatore Leonardi – manifestò alla stessa Squillacioti e alla dott.ssa Leone la disponibilità a concedere all’ASP 5 di RC l’uso di due immobili comunali a loro scelta, e precisamente: 1) un bene confiscato sito lungo la Statale 111 ancora disponibile composto da 2 piani di oltre 500 mq a piano da ristrutturare; 2) l’altro non confiscato ma nella disponibilità dell’Ente composto sempre di due piani, all’epoca libero e disponibile, sito a meno di 50 mt dall’Ospedale Giovanni XXIII, che era all’epoca fruibile immediatamente per i servizi sanitari del poliambulatorio. Locali ambedue visitati in tale circostanza dalla Squillacioti e dalla Leone ma che non vennero accettati dalla dott.ssa Squillacioti per vari e differenti motivi.

Questi i fatti.

Invero, una scelta più coraggiosa all’epoca su Gioia Tauro avrebbe sicuramente comportano notevoli economie di spese di affitto (ad esempio il poliambulatorio) per l’azienda con notevole risparmi economici.

• Corrisponde inoltre al falso che l’Ente non abbia mai riscontrato formalmente le richieste di concessione di immobili formulate dalla dott.ssa Squillacioti.

Difatti, con nota prot. N.° 2152/2012 del 25 gennaio 2012 che si allega in copia e si riporta integralmente in calce alla presente il sottoscritto aveva ribadito, per la seconda volta a distanza di un anno, la disponibilità sia alla dott.ssa Squillacioti che al Presidente Scopelliti a cui la nota fu inviata per conoscenza, a concedere all’ASP 5 di RC l’uso ” di tutti i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e assegnati al Comune di Gioia Tauro di loro gradimento”. Questi i fatti documentati.

Tale risposta si invia agli organi di stampa con richiesta di gentile pubblicazione integrale, trattasi della nota del Comune di Gioia Tauro prot. N.° 2152/2012 del 25 gennaio 2012 quindi successiva alla richiesta scritta menzionata dalla Leone a risalente a dicembre 2011 come dalla stessa affermato nell’articolo.

L’atteggiamento della dott.ssa Leone – purtroppo- dispiace perchè getta falsamente discredito sull’amministrazione Bellofiore e testimonia a parere dello scrivente, scarsa informazione sulle questioni della stessa Asp e disattenzione verso problematiche serie quali quelle relative alla salute dei cittadini che continuano a Gioia Tauro a non poter godere di un poliambulatorio a norma di legge, oltre che un approccio poco utile alla risoluzione dei problemi dei cittadini e dei tanti malati che galleggiano nel marasma in cui l’Asp 5 ha ridotto la Piana di Gioia Tauro, la cui risoluzione è l’unico obiettivo di questa Amministrazione Comunale e del suo Sindaco.

 

redazione@approdonews.it