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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Avvenire critica l’atteggiamento di Gheddafi

Avvenire critica l’atteggiamento di Gheddafi

| Il 01, Set 2010

“Non sopravvalutare episodi da archiviare nei cassetti del ‘folklore'”

Avvenire critica l’atteggiamento di Gheddafi

“Non sopravvalutare episodi da archiviare nei cassetti del ‘folklore'”

 

(AGI) – Roma, 1 set. – Non si placa il malumore del mondo cattolico per le parole pronunciate da Gheddafi nella sua visita in Italia. L’Avvenire, quotidiano dei vescovi, pubblica oggi un nuovo editoriale in cui chiede una presa di posizione delle istituzioni italiane ed europee. Il giornale definisce “proclami di conquista e illiberta'” quelli fatti dal leader libico. Parole che, dunque, “si rivolgono all’Europa con toni d’altri tempi” e “meriterebbero una risposta alta e nobile, perche’ il silenzio puo’ sembrare condiscendenza”. In particolare, sarebbe importante “una rilessione a livello istituzionale, italiano ed europeo, per capire quali sono i limiti dell’invadenza e il dovere della sobrieta’ che chiunque deve sentire e rispettare nei rapporti internazionali”.
  L’Avvenire ricorda che qualcuno ha detto di non sopravvalutare episodi da archiviare nei cassetti del ‘folklore’. Ma, aggiunge: “Una fede libera e tollerante e’ un dono di Dio, il far finta di niente per opportunita’ puo’ offendere la fede e la tolleranza”. L’Avvenire si dice convinto che “la strada del dialogo e’ necessaria, per certi versi irreversibile”. Ma ricorda che “essa presuppone degli interlocutori egualmente rispettosi”. E invece “da tempo registriamo fatti ricorrenti, anche tragici, situazioni difficili per la religione e per il cristianesimo, senza che le istituzioni europee o nazionali sentano il bisogno di dire nulla, neanche di commentare, quasi che il velo della laicita’ impedisca loro persino di parlarne, perche’ si tratta pur sempre di religione. Anche questo elemento, che aggiunge amarezza nell’animo di molti cristiani, ha il suo peso e suggerisce alla coscienza di stringerci attorno ai nostri simboli, a chi rappresenta e guida le nostre comunita’, per manifestare lealta’ ai principi nei quali crediamo”.