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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Avevano messo le mani su molti locali di Roma, condannate 14 persone vicine alla cosca Alvaro

Avevano messo le mani su molti locali di Roma, condannate 14 persone vicine alla cosca Alvaro

Attraverso una serie di intestazioni fittizie di beni erano riusciti a prendere possesso di numerosi locali di Roma tra i più gettonati dela capitale. Tra questi anche il noto Cafè de Paris. Il tribunale ha condannato 14 persone ritenute parte della cosca Alvaro

Avevano messo le mani su molti locali di Roma, condannate 14 persone vicine alla cosca Alvaro

Attraverso una serie di intestazioni fittizie di beni erano riusciti a prendere possesso di numerosi locali di Roma tra i più gettonati dela capitale. Tra questi anche il noto Cafè de Paris. Il tribunale ha condannato 14 persone ritenute parte della cosca Alvaro

 

ROMA – Quattordici condanne, su 24 sollecitate dalla procura, sono state inflitte dai giudici della settima sezione penale del tribunale di Roma nel processo agli esponenti della cosca Alvaro accusati di interposizione fittizia di beni, con l’aggravante mafiosa, eludendo così la normativa in materia di misure di prevenzione, per aver messo le mani su decine di locali della capitale (soprattutto bar e ristoranti) e averne affidato la gestione a propri familiari o a soggetti di particolare fiducia. A questi sarebbero stati intestati i beni pure “in assenza di disponibilità economica, di specifica competenza professionale o di regolare documentazione fiscale”. La pena più alta (7 anni, come chiesto dal pm Francesco Minisci) è toccata a Vincenzo Alvaro, cui è stato attribuito un ruolo di primo piano in alcune delle operazioni illecite. Quattro anni e mezzo sono stati inflitti, invece, a Damiano Villari, già titolare del Cafè de Paris, famoso locale di via Veneto, e quattro anni a Grazia Palamara, moglie di Alvaro.