Riceviamo e pubblichiamo

In nome e per conto dei familiari del Sig. Scutellà Michelangelo e nella qualità di difensore degli stessi insieme all’Avv. Maria Teresa Caccamo e Antonella Ventra in relazione all’articolo pubblicato segnalo che: i familiari del sig. Scutellà non hanno mai sporto alcuna denuncia né querela nei confronti di alcuno in relazione al decesso del proprio congiunto. Non si capisce il perché dello stupore dinanzi alle doverose indagini che evidentemente si stanno svolgendo per accertare le cause della morte del Sig. Michelangelo. Certo è che il sig. Scutellà benché novantenne era assolutamente autosufficiente prima dell’accaduto e di certo la sua vita non era meno sacra di quella di altri per il fatto di essere novantenne. La lettura dell’articolo pubblicato riacuisce il dolore dei familiari mettendo in dubbio addirittura che lo stesso abbia subito un incidente, basterebbe guardare le foto della vittima dopo l’occorso per fugare ogni dubbio, certo si può sostenere tutto anche che la vittima sia caduta da sola e abbia fatto un volo in salita di qualche metro!!! Certo è che dopo l’incidente il sig. Scutellà non si è più ripreso ed è morto dopo tante sofferenze. Che siano stati gli indagati poi a sentire la necessità di “raccontare” il fatto e smentirlo è circostanza anomala. Rispettare il dolore dei familiari e le sofferenze patite dalla vittima, privato degli ultimi mesi , giorni o anni della sua vita profuma di dignità ; la difesa delle proprie posizioni non deve mai dimenticare la legittima aspettativa di giustizia e verità dei familiari di una persona che ci ha rimesso la vita, benché novantenne.

Avv. Caterina Prestileo