banner bcc calabria

Auguri donna…

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Editoriale di Caterina Sorbara

Auguri donna…

Editoriale di Caterina Sorbara

 

 

Anche quest’anno è arrivato l’otto marzo, Giornata Internazionale della Donna. Dappertutto si svolgeranno convegni, manifestazioni, mostre e premi. I ristoranti proporranno un menù a tema e i fiorai (crisi permettendo) guadagneranno
qualcosa in più rispetto agli altri giorni. Ma, attenzione, c’è poco da festeggiare. Dati alla mano, sono circa 14 milioni all’anno, 26 al minuto, gli atti di violenza, subìti dalle donne nel mondo e, la cosa più allucinante è che ad usare violenza, per la maggior parte sono mariti, fidanzati e compagni che, spesso non si fermano nemmeno davanti ai figli. Per non parlare delle violenze psicologiche che molte donne subiscono in silenzio “per il bene della famiglia”.
Ricordiamo poi le donne indiane, siriane, pakistane, vittime di soprusi e violenze indicibili. Ma, il femminicidio, anche se è il più atroce, non è il solo dato negativo. Un altro dato, riguarda la disoccupazione, che colpisce le donne in maniera pesante,
più degli uomini; anche in politica le cose non vanno meglio, perché sono ancora poche le donne sindaco e le donne che siedono in Parlamento. Si parla di parità, di protezione, ma la strada è ancora lunga e accidentata. Eppure maggiore è la capacità che hanno le donne di ascoltare gli altri, di stabilire nei luoghi di lavoro rapporti cooperativi, di servizi, dell’intuito e dell’immaginazione.
Nel lontano Paleolitico, fu proprio una donna a scoprire che i semi piantati nel terreno, germogliavano e davano vita ad una pianta. Fu una donna a scoprire l’agricoltura. Moltissime, sono le donne che si sono distinte, non basterebbe un intero giornale per citarle: Nossde, Cleopatra, Semiramide, Grazia Deledda, Sibilla Aleramo, Alda Merini, Maria Montessori e tantissime altre. Coraggio dunque, dobbiamo credere nelle nostre qualità, nel nostro valore e nell’importanza del nostro ruolo nella società e possiamo farcela. Siano le donne a “liberare” le donne. Auguri a tutte le donne, alle donne calabresi che amano, soffrono lottano per un futuro più rosa.
Un pensiero particolare oggi rivolgiamolo a Maria Concetta Cacciola e a Orsola Fallara, nella consapevolezza che una donna calabrese non smette mai di lottare, non si arrende mai.