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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Attacchi Oslo: Breivik oggi in udienza: ‘Ci sono altre due cellule’

Attacchi Oslo: Breivik oggi in udienza: ‘Ci sono altre due cellule’

Ridimensionato bilancio morti Utoya: da 85 a 68

Attacchi Oslo: Breivik oggi in udienza: ‘Ci sono altre due cellule’

Ridimensionato bilancio morti Utoya: da 85 a 68

 

(ANSA) OSLO – E’ terminata dopo 28 minuti l’udienza preliminare sui termini della carcerazione preventiva per Anders Behring Breivik. Il giudice Kim Heger riferirà la sua decisione. Anders Behring Breivik, il norvegese arrestato, ha ammesso di essere stato l’autore delle stragi Di Oslo e Utoya, anche se si è definito “non colpevole” nel corso dell’udienza preliminare. Anders Behring Breivik ha detto che esistono altre due cellule coinvolte nelle stragi di Oslo. Lo ha riferito il presidente del Tribunale di Oslo, Geir Engebretsen.

8 SETTIMANE CARCERAZIONE PREVENTINA A BREIVIK – Otto settimane di carcerazione preventiva, di cui quattro in isolamento totale, senza nessun contatto con l’esterno, nei confronti di Anders Behring Breivik, il norvegese arrestato in merito alle stragi di Oslo e Utoya. E’ quanto deciso oggi nel corso dell’udienza preliminare a Oslo.

BREIVIK VOLEVA ‘FESTEGGIARE’ CON PROSTITUTE – A dispetto della sua rigida morale sessuale, che lo portava a stigmatizzare i comportamenti sessuali altrui e i ‘numerosi partner’ avuti dalla madre e dalla sorella, Anders Behrig Breivik progettava di “festeggiare” la sua imminente operazione “di martirio” con una bottiglia francese di Chateau Kirwan del 1979 e due “prostitute di alto bordo”. A spulciare nelle 1.500 pagine del memoriale messo in rete dall’attentatore prima della sua “missione”, si scoprono dettagli che aggiungono del grottesco all’orrore della vicenda. “La mia interpretazione dell’essere un ‘perfetto cavaliere’ – scriveva Breivik – non include e non dovrebbe includere il celibato, anche se alcuni dei miei pari, cavalieri templari, non sarebbero d’accordo con me su questo punto”. Breivik racconta anche delle pressioni che riceveva da amici e familiari per il fatto di essere “l’unico ancora single”. “Gli ho detto che inizierò di nuovo a uscire con ragazze da agosto – scriveva -, credo che sia il modo più facile per evitare la pressione sociale”. A Oslo, la folla ha tentato di dare l’assalto all’automobile che si ritiene trasportasse Anders Berhring Breivik, reo confesso delle stragi di Oslo e Utoya, verso l’aula del tribunale per l’udienza preliminare. La gente ha circondato l’auto, battendo le mani contro i vetri e obbligandola a fermarsi prima che intervenisse la polizia. Nel frattempo Breivik e’ arrivato in aula.

POLIZIA RIDUCE BILANCIO MORTI UTOYA, 68 – La polizia norvegese ha ridimensionato il bilancio delle vittime del massacro sull’isola di Utoya a 68 invece che 85. Considerando anche le otto vittime dell’esplosione nel centro di Oslo, il bilancio totale della strage si attesta al momento a 76 morti.

AULA SUPERBLINDATA PER UDIENZA BREIVIK – Si terra’ nell’aula 828, all’8/o piano del tribunale di Oslo (Oslo Tingrett) l’udienza preliminare per la carcerazione preventiva di Anders Behring Breivik. La portavoce del tribunale, Irene Ramm, ha confermato che l’udienza si terra’ a porte chiuse ”per eccezionali motivi di sicurezza e per proteggere il proseguimento delle indagini”. Si tratta di un’aula di massima sicurezza con l’accesso diretto dai garage del tribunale attraverso un’ascensore. Alle 13 in punto alcuni poliziotti con cani antiesplosivo sono entrati nell’aula. Nel corridoio antistante l’aula c’e’ una ressa di giornalisti e cameraman Un polacco e’ stato arrestato in Polonia nell’ambito delle indagini sulle stragi di Oslo e Utoya. Lo riferisce il sito della tv pubblica norvegese, Nrk

MINUTO DI SILENZIO – La Norvegia, imitata dagli altri Paesi nordici e scandinavi, a mezzogiorno s’e’ fermata per un minuto, raccogliendosi in silenzio per onorare le 93 vittime dei massacri di Oslo e dell’isoletta di Utoya di venerdi’. E alle 13:00 l’autore reo confesso di quei massacri, il fanatico di destra Anders Behring Breivik, comparira’ davanti ai giudici del Tribunale di Oslo per un’udienza preliminare che, per motivi di sicurezza, e’ stato deciso che si tiene a porte chiuse, senza cioe’ la presenza della stampa, alla quale sara’ autorizzato a parlare solo l’avvocato difensore del presunto terrorista. Nei suoi confronti la polizia ha chiesto al giudice che siano comminate, in via eccezionale, otto settimane di carcerazione preventiva – normalmente ne vengono disposte fino a quattro – per poter completare le indagini e raccogliere tutti gli elementi probatori che consentano la sua incriminazione evitando il pericolo di fuga. Il minuto di silenzio, osservato anche in Svezia, Islanda, Danimarca e Finlandia, e’ stato dichiarato dal premier norvegese, Jens Stoltenberg, dall’ingresso dell’Universita’ di Oslo. Dopo un minuto in di silenzio assoluto, in cui si sono fermati anche il traffico privato, quello ferroviario e le contrattazioni alla Borsa di Oslo, il premier ha ringraziato e, insieme a Re Harald, alla regine Sonja e al principe ereditario Hakon, e’ entrato nell’ateneo, apponendo con loro le prime firme sul registro delle condoglianze, che e’ ora aperto al pubblico. E mentre la polizia annuncia che potrebbe rivedere al ribasso il bilancio dei morti, emerge che uno degli obiettivi di Breivik nella sua carneficina sull’isoletta di Utoya era la ex primo ministro laburista Bro Harlem Brundtland, tre volte a capo del governo fra il 1981 e il 1996 e considerata ”madre della nazione”, che ha parlato ai giovani laburisti radunati sull’ isoletta, lasciandola poco prima che vi arrivasse l’assassino travestito da poliziotto. Ed e’ emerso anche che il poliziotto ucciso sull’isola, la prima vittima freddata da Breivik a Utoya, era fratellastro di Mette Marit, la moglie del principe Hakon.

GUARDIA UTOYA UCCISA FRATELLASTRO PRINCIPESSA – Era il fratellastro di Mette Marit, moglie del principe ereditario norvegese Hakon, il poliziotto che era in servizio di guardia sull’isoletta di Utoya e che e’ stato ucciso per primo da Anders Behring Breivik. Lo rivela la televisione pubblica norvegese Nrk. Il poliziotto si chiamava Trond Berntsen, aveva 51 anni, ed era il figlio del secondo marito della madre della principessa. Era in servizio sull’isola a spese del movimento giovanile del partito laburista, che aveva organizzato l’annuale campo estivo a Utoya.

redazione@approdonews.it