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AssoTutela: “Risparmi al San Camillo, ma a che prezzo?”

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“Due reparti chiusi per mancanza di personale e prestazioni a picco”

AssoTutela: “Risparmi al San Camillo, ma a che prezzo?”

“Due reparti chiusi per mancanza di personale e prestazioni a picco”

 

 

“Suscita sempre più stupore il direttore generale del San Camillo ForlaniniAldo
Morrone. In una recente intervista, sostiene di aver risparmiato, riducendo
il deficit di 65 milioni: da 200 ai 135 attuali, senza intaccare le
performance assistenziali”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel
Emi Maritato. “Comprendiamo bene che, il professore, costantemente
impegnato in trasferte extraeuropee per combattere le malattie della
povertà e assistere i feriti nei conflitti che divampano in tutto il globo
– continua Maritato – abbia difficoltà a frequentare gli ospedali che
amministra ma ci sembra paradossale che non si renda minimamente conto
della situazione drammatica del grande ospedale di Monteverde. Prestazioni
in calo vertiginoso, specie quelle delle eccellenze cardiochirurgiche e
neurochirurgiche, pronto soccorso al collasso con  pazienti stipati in
stanze e corridoi senza alcuna privacy, in attesa di essere ricoverati con
scarsissime possibilità di avere un letto, considerata la riduzione di
ricoveri, in meno di tre anni dai 70 mila annui ai 40 mila attuali. Ma c’è
di più – incalza il presidente – ci sono due reparti con letti liberi ma
non utilizzabili per carenza di personale medico e infermieristico. Negli
ultimi sei mesi poi sono state chiuse due divisioni: chirurgia e
pneumologiae non vogliamo andare oltre con l’elenco delle disfunzioni.
Riprenderemo
col prossimo comunicato”.