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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Assotutela diffida il Governo Italiano per la vicenda dei Marò

Assotutela diffida il Governo Italiano per la vicenda dei Marò

Viene contestata la mancata attuazione della procedura del tribunale arbitrale

Assotutela diffida il Governo Italiano per la vicenda dei Marò

Viene contestata la mancata attuazione della procedura del tribunale arbitrale

 

“Abbiamo presentato una diffida formale nei confronti del nostro governo
italiano e quindi del presidente del Consiglio, del ministero e del
ministro degli Esteri affinché presenti, come le convenzioni internazionali
convenute in sede Onu dettano, la richiesta per l’istituzione di un
tribunale arbitrale per risolvere una buona volta questa dolorosa vicenda
riguardante i nostri Marò Latorre e Girone”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che precisa
inoltre:

“La diffida è fondata sul fatto che qualora ci fosse una questione
internazionale in merito alla giurisdizione da applicarsi in acque
internazionali qualora accadano incidenti come quelli che hanno visto
interessati i Marò si deve avviare avvia la procedura di nomina del
Tribunale Arbitrale – composto da 5 arbitri scelti in seno ad un elenco
depositato presso le Nazioni Unite – di fatto investendo le Nazioni unite
di un problema che sino ad ora loro stessi avevano glissato. Lo Stato
Italiano, o meglio il Governo, ora dovrà dimostrare all’intera assemblea
plenaria delle Nazioni Unite di avere quella giusta credibilità
internazionale poiché, in difetto, è inutile dirlo che l’esito della
decisione del Tribunale Arbitrale oltre ad avere ripercussioni sulla sorte
dei nostri connazionali, porrà in evidenza quanto sia la pochezza
dell’Italia a livello di politica estera, visti anche i risultati
dell’operazione Mare Nostrum”.

“Basta con l’Italietta – chiosa Maritato – siamo una Nazione e non un paese
come ci vogliono far credere, non possiamo sempre prestare il fianco o
porgere l’altra guancia e soccombere: la vicenda Maro’ identifica
perfettamente lo status di inciviltà e di arretratezza sociale della nostra
governance”.

Nel dettaglio dei termini delle diffida entra il legale che ha
rappresentato nel ricorso di Assotutela. “Il Governo Italiano nella persona
del presidente del Consiglio dei ministri nonché il ministero degli Affari
Esteri, nella persona del ministro pro tempore avrebbero dovuto avviare
ufficialmente dinanzi al Consiglio delle Nazioni Unite, così come previsto
dall’art. 3 di cui all’allegato VII della Convenzione delle Nazioni Unite
sul Diritto del Mare

(United
Nations Convention on the Law of the Sea – UNCLOS, in combinato disposto
con gli articoli 287 e 298 citata convenzione, formale richiesta di
istituzione di un Tribunale arbitrale costituito ai sensi e per gli effetti
dell’art. 3 della tabella VII di cui alla detta UNCLOS – conclude
l’avvocato Antonio Petrongolo -. Questo Tribunale arbitrale deve
determinare l’applicazione alla questione giurisdizionale oggetto della
presente diffida la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare”.