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Assoluzione Creazzo. Filippo Marra, “722 giorni di Purgatorio”

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Riceviamo e pubblichiamo

Ero un dirigente di partito in Lombardia, ma ho sempre avuto la mia terra nel cuore, era Novembre del 2019 un grande uomo e grande politico mi disse se avevo piacere a dare una mano in Calabria in quanto provenendo da un’altra regione era stato nominato commissario di partito a Reggio Calabria e provincia, accettai a fare parte di quella grande squadra, portai il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte Domenico Creazzo, espressione della Guardia di Finanza e sindaco immacolato per 10 lunghissimi anni ai piedi dell’Aspromonte, accettarono la mia proposta e lo candidammo ed è stato primo eletto in provincia di Reggio Calabria, doveva fare il Presidente del Consiglio Regionale. In tre mesi con quella squadra di dirigenti abbiamo portato il partito dal 3% al 15%, primo partito in provincia e percentuale più alta di tutta la regione. Era tutto pronto, ma il 25 febbraio 2020 arrivò la doccia fredda: Creazzo arrestato per mafia, alle 06:30 di mattina il mio telefono incomincia a squillare, insulti, ingiurie e richieste di stare in silenzio, avevo portato il fango dentro il partito. Qualche giorno dopo venni cacciato insieme ai miei compagni di avventura da quel direttivo provinciale, tornai a fare il dirigente regionale in Lombardia. Quel grande uomo che mi portò con se a Reggio Calabria si addossò tutte le colpe e responsabilità proteggendomi ed tutelandomi. Mi è stato chiesto di stare lontano (politicamente) dalla Calabria, di evitare ogni dichiarazione o altro, censurato a parlare di Calabria a mezzo stampa. Sono un uomo di partito (con i numeri dimostrati) e non ho mai fatto nulla se non prima mi confrontavo con quel grande uomo che mi portò in Calabria, lavorai alle scorse comunali a Reggio Calabria in totale silenzio portato i risultati (numeri e non chiacchiere), lo feci alle scorse Regionali in Calabria ed anche qui fatti e non parole, infine alle scorse politiche ho contribuito a portare il partito ad essere primo in provincia di Reggio Calabria, miglior risultato di tutta l’intera regione, grazie a questo risultato furono eletti Deputati e Senatori, sempre in silenzio e senza poter chiedere nulla, gravava su di me la spada di Damocle di aver candidato il mafioso Domenico Creazzo. Oggi 17 febbraio 2023 alle 19:48 dopo 722 giorni la Corte d’Appello di Palmi assolve Domenico Creazzo da ogni accusa “PERCHÉ IL REATO NON SUSSISTE”, quindi persona perbene. Sono ancor di più fiducioso nell’operato della Magistratura, perché la verità anche se tarda ad arrivare e cambia la vita delle persone prima o poi viene sempre a galla, siamo uomini e tutti possiamo sbagliare, purtroppo si deve sempre ricorrere a grandissimi avvocati, in questo caso l’amico Sarno a far luce sull’innocenza dell’indagato. Le cose potevano andare diversamente, oggi magari avremmo avuto un altro sindaco di Reggio Calabria, altri presidenti di regione e altri deputati ma così è la vita. Fare politica in Calabria è da martiri, ma oggi più che mai voglio essere messo in croce, voglio ricostruire quella squadra e ripartire, allo stesso tempo non ho rancori, anche se sarebbe logico che qualcuno mi facesse le scuse, ma sono superiore a queste pagliacciate, non pretendo neanche di essere chiamato professore della politica, alla fine sono solo numeri e purtroppo con i se non si costruisce nulla, domani è un’altro giorno. Credo in Dio e nell’operato della magistratura, ogni meta raggiunta deve essere un punto di partenza e dalle cadute ci si rialza sempre più forti. #RIPARTIAMO
Filippo Marra