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Assolto un giovane palmese dall’accusa di omessa custodia d’armi

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Il Tribunale di Palmi, in composizione monocratica, ha assolto A.S. dall’accusa di
omessa custodia d’armi.
La sentenza giunge all’esito del complesso iter giudiziario che ha visto coinvolto il
giovane palmese; questi, incensurato, fu inizialmente accusato di aver preso parte ad
una rissa occorsa nel 2012 ed arrestato nell’immediatezza dei fatti.
Successivamente giudicato con rito abbreviato, ottenne l’assoluzione per non aver
commesso il fatto avendo i difensori (Avv.ti Davide Vigna e Luigi La Capria)
dimostrato che con il suo intervento l’imputato si limitò a sedare la zuffa e fare da
paciere tra le parti.
Subito dopo il primo arresto, tuttavia, e durante un controllo di routine vennero
rinvenute all’interno della sua abitazione – diversa dal luogo dove A.S., inizialmente
arrestato, aveva chiesto di essere sottoposto ai domiciliari (revocati dopo appena 24
ore dall’arresto, ad esito dell’udienza di convalida) – alcune armi legalmente
detenute, poi sottoposte a sequestro ritenendosi che l’imputato non abitasse
stabilmente nell’indirizzo di residenza indicato.
La difesa, rappresentata dagli Avv.ti Davide Vigna e Luigi La Capria, riusciva a
dimostrare l’estraneità del S.A. dai fatti producendo documentazione dalla quale si è
potuto evincere che costui da diversi anni risiedeva nell’indirizzo risultante dagli
elenchi anagrafici.
Tramite una attività d’indagine difensiva, inoltre, i legali rappresentavano al
Tribunale la correttezza delle modalità di custodia da parte dell’imputato il quale, da
un lato, risultava essere unico possessore delle chiavi dell’abitazione, dall’altro
conservava le armi di proprietà all’interno di un armadio blindato e fissato al muro.
Recependo le argomentazioni difensive il Tribunale di Palmi, ad esito della camera di
consiglio, ha assolto A.S. con la formula perché il fatto non sussiste.