IL TRIBUNALE COLLEGIALE DI PALMI ( EPIFANIO PRESIDENTE, MAIONE E MONFORTE A LATERE ) NELLA SERATA DEL 27 LUGLIO, DOPO UNA LUNGHISSIMA CAMERA DI CONSIGLIO, HA ASSOLTO I FRATELLI ZAPPIA VINCENZO GIUSEPPE, ZAPPIA MARIA, ZAPPIA TERESA E ZAPPIA ROSETTA DI SAN MARTINO DAL REATO DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO E DI ESTORSIONE AGGRAVATA, COSI’ COME LORO CONTESTATI DALLA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA.

IL PROCEDIMENTO PRESE AVVIO ALL’INIZIO DEL 2014 DALLE DICHIARIZIONI DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA ANTONIO RUSSO DI GIOIA TAURO CHE DETERMINARONO L’EMISSIONE DI DIVERSE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE E DIEDERO AVVIO ALL’OPERAZIONE C.D. “ VECCHIA GUARDIA “.

I FATTI CONTESTATI AGLI IMPUTATI FACEVANO RIFERIMENTO AD UNA SERIE DI ESTORSIONI, AGGRAVATE DAL METODO MAFIOSO, CHE SAREBBERO STATE PERPETRATE AI DANNI DI UN NOTO POSSIDENTE TERRIERO DI TAURIANOVA, GIANCOTTI SCIPIONE.

LE DICHIARAZIONI DEL COLLABORATORE RUSSO ANTONIO SVELAVANO  UNA RICHIESTA DI AIUTO CHE IL GIANCOTTI GLI AVREBBE CHIESTO ONDE PORRE FINE A TUTTA UNA SERIE DI VIOLENZE E DI DANNEGGIAMENTI CHE SI SUSSEGUIVANO NEL CORSO DEGLI ANNI ALL’INTERNO DELLE SUE PROPRIETA’.

DA QUI’, IL RUSSO, FORTE DELLA PARENTELA CON I PIROMALLI DI GIOIA TAURO, AVREBBE CONTATTATO GLI ZAPPIA DI SAN MARTINO CHE AVREBBERO PRETESO IL PAGAMENTO DI SOMME DI DENARO DUE VOLTE L’ANNO DAL GIANCOTTI. SOMME CHE IL GIANCOTTI VERSAVA NELLE MANI DEL RUSSO, SENZA PERO’ MAI AVERE AVUTO ALCUN CONTATTO CON GLI ZAPPIA.

IL PROCEDIMENTO HA RIGUARDATO ANCHE ALTRE IPOTESI ESTORSIVE E DI FAVOREGGIAMENTO ED HA INTERESSATO ALTRI COIMPUTATI CHE PERO’ HANNO DEFINITO LA LORO POSIZIONE CON IL RITO ABBREVIATO DAVANTI AL GUP DI REGGIO CALABRIA DOTT. LAURO. PROCEDIMENTO CHE SI E’ CONCLUSO IL 7 DICEMBRE DEL 2015 CON CONDANNE MOLTO SEVERE.

LA SCELTA DEL RITO ORDINARIO PER I GERMANI ZAPPIA, ASSISTITI DALL’AVV. ANTONIO ROMEO, E’ STATA DETERMINATA DA UNA NECESSITA’PROBATORIA FINALIZZATA A DIMOSTRARE L’INFONDATEZZA DELLA PROSPETTAZIONE ACCUSATORIA E QUINDI DELLE STESSE ACCUSE SOLLEVATE AGLI IMPUTATI DAL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA RUSSO.

IL DIBATTIMENTO E’ DURATO OLTRE UN’ANNO ED HA VISTO SFILARE DAVANTI AL TRIBUNALE DI PALMI DECINE DI TESTIMONI.

LA PUBBLICA ACCUSA E’ STATA RAPPRESENTATA DALLA DOTTORESSA GIULIA PANTANO DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA CHE, ALLA FINE DELLA SUA REQUISITORIA, RITENENDO VALIDAMENTE PROVATA LA RESPONSABILITA’ DEGLI IMPUTATI, HA CHIESTO LA CONDANNA DEGLI STESSI A PENE OSCILLANTI TRA I DODICI ED I VENTIDUE ANNI DI RECLUSIONE.

DI DIVERSO AVVISO IL DIFENSORE DI TUTTI GLI IMPUTATI, L’AVV. ANTONIO ROMEO DI TAURIANOVA, CHE NELLA SUA LUNGHISSIMA ED ARTICOLATA ARRINGA DIFENSIVA HA MUNUZIOSAMENTE EVIDENZIATO TUTTE LE CONTRADDIZIONI CHE LE DICHIARAZIONI ACCUSATORIE DEL RUSSO E DEL GIANCOTTI CONTENEVANO, DIMOSTRANDO SOPRATTUTTO COME IL COLLABORATORE RUSSO AVESSE INDICATO TEMPI E MODALITA’ DELLE PRESUNTE ATTIVITA’ ESTORSIVE CHE NON POTEVANO AFFATTO RITENERSI COMPATIBILI CON LA PRESENZA DEGLI IMPUTATI SUI LUOGHI DI CAUSA.

IL PENALISTA TAURIANOVESE HA RICHIAMATO QUINDI LA COPIOSA GIURISPRUDENZA DI MERITO E DI LEGITTIMITA’ IN MATERIA DI DICHIARAZIONI ACCUSATORIE PROVENIENTI DA UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA, SOTTOLINENANDO ENERGICAMENTE QUALE DEBBA ESSERE L’ESATTA VALUTAZIONE DEL GIUDICE DEI PARAMETRI FISSATI DALL’ART.192 DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE, PER POTER PERVENIRE AD UN GIUDIZIO DI RESPONSABILITA’ AL DI LA’ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO.

SULLA BASE DEGLI ASSUNTI DIFENSIVI SOSTENUTI, L’AVV. ANTONIO ROMEO HA CONCLUSO CHIEDENDO PER I SUOI ASSISTITI UNA SENTENZA DI VERITA’, INDICANDO LA VERITA’ QUALE UNICA META, DA RAGGIUNGERE, PER IL DIFENSORE.

IL TRIBUNALE DI PALMI HA COSI’ CONCLUSO IL PROCEDIMENTO VECCHIA GUARDIA, MANDANDO ASSOLTI TUTTI GLI IMPUTATI, E

RITENENDO, QUINDI, NON FONDATE TUTTE LE ARGOMENTAZIONI ACCUSATORIE RIVOLTE AGLI IMPUTATI DALLA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA.