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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Arsenico nell’Energy Drink Monster: ritirati dal mercato La conferma è arrivata direttamente dal ministero della Salute

Arsenico nell’Energy Drink Monster: ritirati dal mercato La conferma è arrivata direttamente dal ministero della Salute
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Nelle bibite energetiche della Monster è stata riscontrata la presenza di arsenico
inorganico nell’additivo “trisodio citrato” (E 331) prodotto in Cina. La conferma
è arrivata direttamente dal ministero della Salute, che ha tolto dal commercio quattro
lotti distribuiti in cinque regioni (Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Veneto).
La vicenda risale a mesi fa. Nello specifico si tratta delle lattine riportanti le
diciture “Monster Energy Green, Lotti LE1406D TT:TT e LE1431D TT:TT”, “Monster
Energy Absolutely Zero, Lotto LE1419D TT:TT” e “Monster Energy Rehab, Lotto LE1429D
TT:TT”. In Italia la segnalazione della lista di distribuzione è pervenuta con
notevole ritardo, esponendo in tal modo i consumatori al rischio di assunzione. L’allerta
era scattata in decine di paesi europei. La presenza di arsenico nell’additivo
è pari a 5,5 mg/kg-ppm , rispetto a un limite massimo di 1,0 mg/kg-ppm. Il valore
riscontrato è 5 volte superiore nella bevanda dell’aroma conservante trisodio
citrato (E 331) importato dalla Cina, contaminato da arsenico inorganico. Avendo
questo additivo valori elevati di arsenico inorganico classificato tossico, mentre
l’arsenico nella forma organica non lo è è scattata l’allerta. Il ritiro ha
riguardato 33 paesi alcuni dislocati in Asia e Africa. La vicenda risale all’11
luglio 2014 quando le autorità belghe hanno scoperto la contaminazione. Dopo questa
segnalazione passano 6 mesi e solo il 27 febbraio 2015 scatta l’allerta in tutto
il mondo. In Italia la prima segnalazione risale al 3 marzo 2015. Per l’azienda olandese
i: “Prodotti erano e sono sicuri per il consumo”. La conferma è arrivata direttamente
dal ministero della Salute, che con estremo ritardo e con deprecabile silenzio dove
ancora una volta preferisce tacere anziché chiarire, ha tolto dal commercio quattro
lotti distribuiti in cinque regioni. Eppure lo“Sportello dei Diritti” il
10 luglio 2014, per primo in Italia con un comunicato specifico, aveva rilanciato
l’allerta del Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2014.0946) avvisando
le autorità sanitarie nazionali circa la presenza di arsenico presente in citrato
di sodio usato come additivo alimentare e aromi prodotto in Cina e commercializzato
in Italia. Non è la prima volta, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso elemento
chimico in eccesso in prodotti che sono utilizzati come alimento e quindi dannosi
per la salute.