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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 18 APRILE 2024

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Arrivano le Croci…Rosse!

Arrivano le Croci…Rosse!

Tributi comunali, l’avvocato Cardona punta il dito sulla cattiva gestione amministrativa

Arrivano le Croci…Rosse!

Tributi comunali, l’avvocato Cardona punta il dito sulla cattiva gestione amministrativa 

 

 

Gli italiani non hanno memoria diceva qualcuno, ma i cittadini del contado taurianovese in questa innata dote una benevola genetica probabilmente li avrà privilegiati.
Gli inani ragguagli dell’amministrazione sulla vicenda Tares e tributi e le consequenziali manifestazioni di vicinanza dei commissari al tapino popolo, sono stati inversamente proporzionali alle determinazioni fattuali dei soggetti settorialmente titolati a dirigere.
Certo capisco che un antico e complice retaggio gestionale abbia dimostrato lapalissianamente l’incapacità a gestire ed esternalizzare il servizio di riscossione tributi, ma pensare di gravare inopinatamente e reiteratamente sulle già striminzite casse delle famiglie taurianovesi, lo considero un eccesso di zelo contabile avulso dalla reale e tangibile consistenza dei servizi municipali garantiti.
Insomma, ente ti pago se mi garantisci un servizio, diversamente come disse qualche eroe patrio resisto e mi oppongo!
L’Amministrazione, ora comunque intende esternalizzare nuovamente la riscossione delle prebende comunali, quando come previsto dalla legge sulla stabilità, avrebbe potuto mantenere e prorogare di un anno il contratto con la esistente società gestente il servizio e contemporaneamente formare alcuni dipendenti comunali, più volenterosi e propensi, per la definitiva internalizzazione del servizio di riscossione dei tributi.
Quanto si risparmierebbe? Qualcosa non torna!
Ciò non è riferito con la presunzione di novelli stregoni, ma nella feconda speranza che possa sensibilizzare le volontà amministrative e contabili di elementi non delegati dal popolo a mantenere vivo ed attuale quel contratto sociale esistente tra il cittadino e l’amministratore, compendiato dal grande Jean-Jacques Rousseau.
Al di là delle antiche o presenti responsabilità politiche e amministrative che stanno emergendo in tutta la loro evidenza e ricapitolate nell’incapacità di gestire la cosa pubblica con senso di responsabilità, nella mancata ottemperanza ai principi fondamentali della corretta amministrazione e quant’altro e generanti questo disastro oramai conclamato, il nodo fondamentale resta un altro: chi pagherà tutto questo?
Domanda ovviamente retorica, saranno i cittadini. Gli aumenti di Tarsu, Tares, Tosap, IMU, ICI, servizi cimiteriali, oblazione per condono edilizio, imposta di scopo, contributo di soggiorno sono il conto da pagare, ironia della sorte a conclusione anche di antiche stagioni amministrative.
Urge una politica virtuosa e di rigore, fatta di responsabilità, trasparenza e partecipazione. Il Palazzo di città è la casa di tutti i cittadini e non lo studio privato di qualcuno poco interessato al bene comune.
Non preoccupatevi, indubbiamente tutto sarà appianato, solo che ciò avverrà ancora una volta a spese dei cittadini.