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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Armonie: il suono dei versi, i versi del suono Appuntamento a Cittanova, domenica, alle 18

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CITTANOVA (RC) – Le parole sono come pietre, diceva Wittgenstein, pietre da costruzione. Il linguaggio costruisce il mondo, quello poetico lo rifinisce, lo colora e lo illumina d’immenso. Wittgenstein diceva anche che “di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”. La poesia, infatti, tace su ciò-che-non-si-può-dire e lo esprime con il non detto, con il “fra le righe”, con il silenzio, con l’evocazione, con il ritmo, con il suono.
E… se un pomeriggio d’estate sei poeti…? Scomodare Wittgenstein e Calvino, addirittura. Un pomeriggio d’estate, a Cittanova, sei poeti si riuniscono per un evento di versi e suoni, per il puro gusto di costruire un mondo di parole e di non detti, per illuminarlo d’immenso insieme a coloro che vorranno condividere questa esperienza. Chi non ha partecipato a serate di lettura ora potrà immaginarsi quello che vuole. Probabilmente immaginerà una serata di austero silenzio generale, a volte annoiato, dove il poeta, nel suo iconografico solipsismo, consapevole o meno di un uditorio, estrae dal proprio sgualcito taccuino ciò che il suo mondo interiore gli suggerisce. Tutta colpa di Leopardi… O piuttosto di Benedetto Croce.
Ora, senza esagerare con le responsabilità, ed essendo pur vero che il celebre napoletano nel suo saggio filosofico del 1936 sulla poesia abbia fondato su principi esclusivamente estetici una distinzione tra poesia e letteratura, ed essendo pur vero che la visione odierna della poesia nella cultura di base italiana, quella che nasce alle scuole elementari con i versi mandati a memoria in modo spesso indigesto, risente in modo consistente della visione crociana, esiste un ruolo e una storia originaria della poesia, radicati con la stessa comparsa del linguaggio nel genere umano, decine di migliaia di anni fa, che descrivono una realtà un po’ differente, sia del poeta, sia della sua opera, come personaggio profondamente radicato nella propria comunità, importante cantore/costruttore del mondo. Quando la diffusione del linguaggio scritto era privilegio esclusivo di ristrette caste di governanti e sacerdoti, il mondo e la sua storia erano costruiti attraverso il racconto mitologico dei poeti. Senza andare per forza indietro a tempi preistorici, basti pensare al ruolo dei poeti nelle culture pre cristiane, egiziana, greca, romana, etrusca, per restare nel Mediterraneo. Mille anni dopo, nel Medioevo, i menestrelli, i trovatori e i bardi erano personaggi di riconosciuto ruolo sociale, perfettamente connessi al tessuto comunitario dell’epoca, dipinti come figure libere e affascinanti, il cui talento era non solo riconosciuto ma persino inseguito dai signori di corte per celebrare le proprie grandezze, vere o presunte che fossero, e ai quali era anche concessa la libertà di irridente critica. La storia della tenzone poetica, che si sviluppa nelle terre occitane del dodicesimo secolo e viene importata in Italia un secolo dopo racconta di un’età d’oro della poesia, durante la quale gli scontri cavallereschi in punta di lingua fra trovatori erano un grande spettacolo popolare e colto al tempo stesso, nei quali si affrontavano con profondità e gusto i grandi temi amorosi, letterari, morali o politici. Questa forma di cultura si è mantenuta fino ai nostri giorni con le pratiche delle tenzoni a stornello dell’Italia centrale o delle sfide a muttetta delle nostre zone.
Veniamo a noi. Domenica 26 agosto a Cittanova si svolgerà un evento culturale molto interessante, dal titolo: “ ARMONIE…il suono dei versi, i versi del suono”, un incontro tra versi e note, note e poesie a partire dalle ore 18,00 in piazza Calvario.
Moderatore dell’evento sarà il dottor Alessandro Petronio, ottimo “regista” delle parole e dei poeti che approfondirà la successione delle “cellule” poetiche tra gli autori dei versi proponendo interessanti spunti di riflessione.
Interverranno, con i loro versi, Tiziana De Lorenzo, stimata poetessa cittanovese; Rocco Nassi, cultore della poesia dialettale; Paolo Marcianò, poeta romantico dialettale; Roberto PirrelloPoetaintinere autore di poesie in dialetto e in lingua.
Gli intermezzi musicali saranno curati dal Maestro Michele Migliorese, originale autore dei brani musicali composti a misura dei testi poetici proposti; le canzoni verranno interpretate da piccoli coristi allenati dal maestro Migliorese.
Sarà presente, per dare ulteriore lustro alla cerimonia, il sindaco della città Francesco Cosentino.
Ora, chiederemmo a tutti quelli che hanno immaginato una “serata di austero silenzio generale, a volte annoiato” o vedono il poeta “nel suo iconografico solipsismo”. Ecco, tutti loro non sono per forza invitati all’evento del 26 agosto, ma se proprio volessero il consiglio è quello di armarsi di uno spirito divertito e sopra le righe, perché dei luoghi “nelle righe” e “fra le righe” si occuperanno i sei poeti e i musici che li accompagneranno. Per tutti gli altri invitati, a loro buon cuore…