DI CLEMENTE CORVO
È iniziato domenica scorsa il campionato di seconda categoria girone E , gestito anche quest’anno dalla LND delegazione distrettuale di Gioia Tauro. Dopo l’encomiabile gestione dell’anno scorso ben 12 saranno le squadre partecipanti nel girone E. Quest’anno la delegazione di Gioia Tauro di volta in volta vuole evidenziare gli aspetti sportivi e sociali delle varie squadre partecipanti , partendo come da ordine alfabetico dalla società della Antonina. A tal proposito ci siamo avvalsi della collaborazione del vicepresidente della squadra Ionica Sandro Tropea no, con il quale abbiamo stilato il tragitto abbastanza lungo e ricco di soddisfazioni dei 57 anni di attività della società.
Era l’estate del 1967, i Pink Floyd pubblicavano il loro primo album e, per restare nel mondo dello sport, la Juventus aveva da poco vinto il suo tredicesimo scudetto, a Livorno nasceva Massimiliano Allegri ed a Sequals moriva Primo Carnera. Antonimina attraversava un periodo di difficoltà determinato da una situazione economica complicata: problemi occupazionali, viabilità appena accennata con strade al limite della praticabilità; tutto questo contribuì a far continuare, anche in quel periodo, il flusso migratorio verso il nord testimoniato anche dal dato riguardante la situazione edilizia residenziale che faceva registrare un ingente numero di abitazioni non occupate. Uno “sconvolgimento demografico” che provocò una frantumazione del tessuto sociale rendendo più complessi i rapporti interpersonali. In questo contesto Giuseppe Pelle, un insegnante di scuola elementare, per tutti “u professuri ”, riuscì a concretizzare il progetto, che da tempo aveva in mente, di far nascere nel nostro paese una squadra di calcio. Grazie alla collaborazione dei membri del comitato feste di San Nicola e San Rocco, di alcuni soci del circolo Enal e di altri appassionati nacque il Gruppo Sportivo Antonimina, una società di calcio che, oltre ad incentivare la pratica sportiva, ha sempre rappresentato un’opportunità di aggregazione, con la sua forza unificante della comune “passione per il pallone” ha eliminato all’interno della massa giovanile le distinzioni di classe e di provenienza familiare ed ha creato una fitta rete di relazioni con i tanti giovani dei paesi vicini che hanno vestito la maglia azzurra contribuendo a scrivere le pagine di questa favola che continua ancora oggi costituendo una fondamentale alternativa ad altri interessi meno sani. Questa della squadra di calcio è una lunga storia che ha visto come protagonista anche un nostro compaesano diventato calciatore professionista. Il riferimento è ad Elso Pelle che cominciò con il Gruppo Sportivo Antonimina, fu ceduto, dopo un campionato giocato con il Locri, alla Reggina e poi ha vestito la maglia di tante altre società professionistiche. Sono cinquanta gli anni, di questa società, anni vissuti tra tante difficoltà, con poche risorse finanziarie ma con tanto coraggio, entusiasmo e, soprattutto, con grande sportività come testimoniano anche i sei premi disciplina vinti. Ed a proposito di sportività è significativo l’episodio verificatosi nella gara del campionato, di Prima Categoria, disputata il 20 novembre 2010 quando la squadra, dopo essere passata in vantaggio con un calciatore del Mammola a terra, decise di agevolare il pareggio degli avversari. E’ un vero peccato che non ci sia “u professuri” ora che questa sua creatura ha compiuto i primi dieci lustri; sarebbe stato sicuramente molto contento nel vedere riuniti tantissimi componenti di questa famiglia, avrebbe raccontato chissà quanti aneddoti e, con la sua tagliente ironia, non avrebbe lesinato pungenti battute. Soci fondatori della società furono, oltre al “professurri”, Giuseppe Barbaro, il direttore del locale ufficio postale Eraldo Cavallotti, Mario Esposito, Bruno Fazzari, Girolamo Filippone, Giovan Battista Giovinazzo, Roberto Maio, Giuseppe Mina, Aurelio Monteleone, Davide Monteleone, Giuseppe Murdaca, Giorgio Pellicone, Antonio Reale, Adolfo Romano, Pietro Romeo, Don Alfredo Schiavello, Nicola Zolea. “U professuri” assunse la carica di presidente che mantenne sino alla stagione sportiva 1973/1974 per poi riprenderla, dopo la presidenza di Aurelio Monteleone, nella stagione sportiva 1981/1982 e lasciarla nella stagione sportiva 1983 /1984 all’attuale presidente Mimmo Filippone pur rimanendo all’interno del direttivo, divenendo poi presidente onorario e costituendo, comunque, il punto di riferimento finché le forze lo hanno sostenuto. La società cominciò la sua attività agonistica nella stagione sportiva 1967/1968 partecipando, con buoni risultati, ad un campionato del settore giovanile, l’allenatore era Marcello Pezzano, il campo sportivo per le gare “interne” quello di Gerace, mentre nel 68/69, sempre con Marcello Pezzano in panchina, prese parte al campionato Juniores ed al campionato allievi. Calciatori di quelle prime due stagioni sportive (considerate complessivamente) furono, tra gli altri: Giovanni Audino, Salvatore Barbaro, Mimmo Bennici, Nicola Calabrese, Gesumino Careri, Tonino Carneri, Anselmo Fazzari, Franco Filippone, Totò Irilli, Nicola Luvarà, Pasquale Macrì, Sergio Marasco, Mazzone, Meli, Nicola Minnella, Mimmo Monteleone, Pietro Murdaca, Gianni Novella, Giuseppe Oliva, Mimmo Pelle, Prochilo, Spezzano, Mimmo Tallarida, Mario Tedesco, Mimmo Triunveri, Tropepi. Nessuna attività sportiva fu fatta nella stagione 1969/1970 mentre in quella successiva vi fu la partecipazione al campionato Juniores, al campionato allievi ed al campionato Nagc. Nel 1971 ad Antonimina, nella fiumara Portigliola, fu ultimata la costruzione, cominciata l’anno precedente, del primo campo sportivo. Per la realizzazione di quel campo l’amministrazione comunale contribuì solo in parte; grazie ad un piccolo apporto economico della stessa società calcistica ed all’impegno di tanti volontari, che lavorarono sodo per un lungo periodo, si riuscì a completare quella struttura nella quale furono disputate, nella stagione sportiva 1971/1972, le gare casalinghe del campionato Juniores. La squadra di cui facevano parte come calciatori, tra gli altri, Franco Anello, Giuseppe Congiusta, Luigi Fazzari, Mimmo Filippone, Franco Grasso, Carmelo Misitano, Girolamo Monteleone, Vincenzo Monteleone, Giuseppe Murdaca, Domenico Pelle, Pino Pelle, Renzo Romano, Nicola Sergio, Giuseppe Varacalli e che aveva come allenatore Pietro Murdaca, che era stato allenatore anche nella precedente stagione, si classificò prima nel proprio girone garantendosi il diritto di partecipazione alla fase successiva consistente in un mini torneo nel quale arrivò a disputare la finale che perse nella gara disputata, contro il Roccella, il 7 aprile del 1972. Ma quel campo sportivo durò poco perché l’alluvione, che interessò il paese tra la fine di dicembre del 1972 e l’inizio di gennaio del 1973 e che provocò danni soprattutto nella via Tamburo, nel rione “Baracche” e nella frazione San Nicola, lo distrusse. Ricordo ancora che, insieme a tante altre persone, guardavamo a distanza da Piazza Don Schiavello, allora Piazza Regina Elena, le acque che portavano via in poco tempo il terreno di gioco; solo i pali e la traversa di una delle due porte rimasero in piedi per un breve periodo quasi a testimoniare la ferma volontà di non mollare da parte di chi per costruire quel campo aveva sudato e sofferto. Ma non si riuscì a far nulla, la speranza di continuare a giocare le partite casalinghe nel proprio paese svanì, bisognava riprendere la strada dei paesi vicini. E così si ricominciò da Locri per poi proseguire, di nuovo con Gerace, con Siderno, con Mammola e con Portigliola. Nella stagione sportiva 1972/1973 il Gruppo Sportivo Antonimina cominciò l’avventura nel campionato di terza categoria dove rimase, pur mantenendo per qualche anno, con positivi risultati, anche la squadra del settore giovanile, per ben 26 stagioni. Per tanti campionati, nella Terza Categoria, qualcuno dei quali con allenatore Bernardo Scarfò, la squadra ottenne buoni risultati; sempre a ridosso delle prime senza però riuscire a raggiungere la categoria superiore che, probabilmente, in quel periodo con le poche risorse disponibili non sarebbe stato possibile gestire. In quegli anni furono, comunque, tante le gare vinte, “annunciate” dalle segnalazioni acustiche delle autovetture di calciatori, dirigenti o semplici tifosi e qualche volta, nelle trasferte più lontane, dell’autobus che nelle serate di domenica o di sabato, a seconda del giorno in cui le gare venivano disputate, rientrando ad Antonimina comunicavano il positivo esito “rompendo” la monotonia del paese. Ad un certo punto, all’inizio degli anni ottanta, la squadra attraversò una lieve flessione non solo per i non brillanti risultati ma anche per il fatto che erano veramente pochi i tifosi che la seguivano. Per ravvivare l’ambiente, recuperare l’attenzione ed i fasti di un tempo s’imponeva una svolta, servivano forze nuove. Una svolta che arrivò, con l’inserimento di tanti ragazzi di Antonimina nella formazione titolare, nella prima giornata di ritorno del campionato 1982/1983. La gara fu disputata a Caulonia Marina contro la locale formazione il 20 febbraio del 1983 e si concluse con una sconfitta per 3 a 2 ( per il Gruppo Sportivo Antonimina un’autorete ed una rete realizzata da Domenico Pelle ). Il risultato non fu favorevole ma la prestazione fu buona e soprattutto fu ritrovato l’entusiasmo che testimoniò la validità della scelta ed incoraggiò a proseguire, sulla nuova strada, anche negli anni successivi. Nel 1989 fu completato l’attuale campo sportivo che, ironia della sorte, per alcuni anni, ha poi ospitato altre società che si trovavano senza campo e che è stato l’arma in più per una squadra che ha sempre fatto della grinta e del carattere i suoi punti di forza. Ho ancora nella mente la prima gara disputata su questo campo dopo che il compianto sacerdote Don Alfredo Schiavello aveva benedetto la struttura ed auspicato buoni risultati. Era il 18 novembre 1989, la squadra avversaria, lo Hierax, fu battuta per tre a due con reti, per il Gruppo Sportivo Antonimina, di Nicola Nevolo, Vittorio Monteleone e Sandro Romano, tutte nel primo tempo. Questa la formazione della squadra che disputò la prima gara del campionato di terza categoria sul proprio terreno di gioco: Domenico Pelle, Giuseppe Misitano, Nicola Fazzari 1968, Francesco Pelle, Vincenzo Raco, Domenico Rulli, Sandro Romano, Antonio Varacalli, Vittorio Monteleone, Nicola Fazzari 1964, Nicola Nevolo, in panchina Donato Fazzari, Domenico Caruso, che nel secondo tempo rilevò Vincenzo Raco, Luciano Monteleone, Marcello Tropeano e Giuseppe Monteleone, allenatore Elso Pelle. La possibilità di giocare le gare interne nel proprio paese e la buona presenza di tifosi rappresentarono per la squadra un’iniezione di fiducia che non tardò a dare risultati positivi nelle varie stagioni in terza categoria e nelle altre nelle categorie superiori. Infatti, nella stagione sportiva 1997/1998 il Gruppo Sportivo Antonimina conseguì un buon piazzamento nel campionato di terza categoria ed ottenne poi, per meriti sportivi, il “ripescaggio” in seconda. Un salto di categoria vissuto con la gioia di misurarsi con una realtà diversa, affrontandola con rinnovati stimoli dopo essere stati abituati da anni agli stessi campi ed alle stesse facce, ma anche con l’incertezza e la preoccupazione per il maggior impegno e per doversi confrontare, in un campionato più difficile, con compagini più esperte. I timori ed i dubbi furono subito spazzati via non solo dai risultarti positivi ma dalla notevole crescita sul piano tecnico – tattico che fece guadagnare ovunque positivi apprezzamenti. Poiché la prima gara, il 10 ottobre del 1998 ad Antonimina, contro il Maropati non fu disputata per l’assenza dell’arbitro designato, il vero debutto in seconda categoria, per la squadra guidata da Nicola Fazzari, avvenne a Seminara contro la Seminarese in una gara vinta per 4 a 1 con reti di Mimmo Gregori (2), Fausto Gregori e Peppe Reitano. Non vi fu nemmeno il tempo di abituarsi alla nuova realtà che, dopo due campionati, quello del 1998/ 1999 e quello del 1999 /2000, entrambi soddisfacenti, 37 punti nel primo e 33 nel secondo, il percorso del Gruppo Sportivo Antonimina subì un’evoluzione positiva ed assolutamente imprevedibile perché arrivò un altro insperato salto di qualità. Nella stagione sportiva 2000/2001 fu, infatti, rilevato il titolo sportivo della Fortitudo Locri, la squadra di Vittorio Spadaro, il condottiero di mille battaglie sui campi dell’intera regione che dopo anni di passione e sacrifici lasciava momentaneamente l’attività agonistica. Ma la prosecuzione del ciclo virtuoso non trovò nel paese la giusta considerazione nonostante i ripetuti tentativi di trovare nuovi collaboratori per consolidare l’esile gruppo dirigenziale e poter meglio gestire un impegno organizzativo pesante con un assetto societario che razionalizzasse ruoli e competenze. I dirigenti decisero, comunque, di andare avanti; sulle difficoltà prevalsero il coraggio e quel pizzico d’orgoglio assolutamente necessari per affrontare un’esperienza al limite delle proprie possibilità, per poter reggere il confronto con società che vantavano una ben più alta tradizione calcistica. La società iniziò l’avventura in prima categoria nel girone C anche se per quella stagione con la denominazione formale di Fortitudo Locri in virtù del fatto di aver rilevato il titolo sportivo di quella compagine. Il cammino non fu semplice ma il grande impegno e le positive esperienze maturate, anche se in categorie inferiori, contribuirono a fare si che la squadra ben figurasse anche in prima dove rimase per sedici consecutive stagioni in alcune delle quali fu ripresa anche l’attività del settore giovanile nella speranza, rimasta tale, di creare un valido ricambio del parco calciatori. Prima gara del nuovo campionato a Santa Caterina dello Jonio, contro la locale squadra, vincendo 3 a 2 con reti di Luigi Serra, Antonio Monteleone e Paolo Pelle. In quel campionato, sempre con Nicola Fazzari in panchina ed al termine del quale il presidente Mimmo Filippone ottenne dalla Lega Nazionale Dilettanti la benemerenza, la squadra conquistò 32 punti.
Di seguito l’esito dei successivi campionati.
Stagione sportiva 2001/2002: 35 punti, 12° posto salvezza ai play – out;
Stagione sportiva 2002/2003: 45 punti, 6° posto;
Stagione sportiva 2003/2004: 41 punti, 9° posto;
Stagione sportiva 2004/2005: 42 punti, 7° posto;
Stagione sportiva 2005/2006: 32 punti, 12° posto;
Stagione sportiva 2006/2007: 38 punti, 9° posto;
Stagione sportiva 2007/2008: 36 punti, 11° posto;
Stagione sportiva 2008/2009: 37 punti, 10° posto.
Nella stagione sportiva 2009/2010 il risultato migliore. La squadra, dopo aver conquistato 47 punti ed il quarto posto in classifica, partecipò ai play-off sfiorando addirittura il salto di categoria. Superò il primo turno eliminando il Natile 2003; 2 a 2 nella prima gara disputata in casa e pronostico sovvertito nella gara di ritorno giocata il 16 maggio 2010 e vinta per 3 ad 1 con reti di Paolo Pelle, su rigore, Gargano e Fragomeni. Secondo turno con il San Luca; anche in quell’occasione 2 a 2 in casa e speranze riposte nella gara di ritorno, sicuramente la più importante della storia calcistica antoniminese, disputata il 30 maggio 2010. Questa la formazione del Gruppo Sportivo Antonimina in quell’occasione: Terranova C., Alì, Carabetta, Commisso (dal 15° del 1° tempo Terranova D.) Monteleone N., Murdaca, Gargano, Monteleone S., Fragomeni, Pelle, Greco (dal 21° secondo tempo Sorace, dal 44° secondo tempo Conti ) in panchina Muscari, Spirlì, Fazzari G., Marando, allenatore Nicola Fazzari. Passò in vantaggio il San Luca con Giafranco Rossi al 20° del secondo tempo, al 31° arrivò il pareggio con Nicola Monteleone ma al 44° realizzò ancora Rossi regalando la vittoria ai padroni di casa. Svanito il sogno era necessario non abbattersi e ripartire con convinzione e così fu tanto che, nel successivo campionato, fu conquistato il settimo posto in classifica con 45 punti. Un po’ travagliato il campionato 2011/2012 al termine del quale la squadra, dopo essersi classificata al tredicesimo posto con 30 punti, raggiunse la salvezza ai play – out assicurandosi la permanenza in prima categoria anche per la stagione successiva disputata con un nuovo allenatore. Infatti, Nicola Fazzari, dopo tantissimi campionati, lasciò la panchina azzurra ed al suo posto arrivò Tommaso Costa. Il campionato del tecnico sidernese non fu fortunato e si concluse con la retrocessione. La squadra venne comunque “ripescata” e si ripresentò ai nastri di partenza della prima categoria con allenatore Peppe Alia che resterà sulla panchina Antoniminese per tre stagioni conquistando 37 punti e decimo posto nel campionato 2013/2014, 39 punti ed ottavo posto nel campionato 2014/2015 e 9 punti, che significarono retrocessione, nel campionato 2015/2016 nel corso del quale le partite “casalinghe” furono giocate a Locri in quanto il campo sportivo di Antonimina era stato oggetto di lavori di ristrutturazione. Finito il rapporto con Alia, si ripartì dalla seconda categoria con Silvio De Girolamo in panchina in un campionato che, giocando la maggior parte delle gare “interne” a Grotteria in quanto i lavori al campo sportivo non erano stati ancora ultimati, la squadra ben figurò fallendo per poco il ritorno nella categoria superiore sfumato nella finale play-off di Tropea dopo aver eliminato nel primo turno il Parghelia. Il prossimo campionato sarà ancora in seconda categoria, per scelta dei ragazzi e del mister che hanno chiesto alla Società di declinare l’invito della Federazione Calcio di presentare la domanda di ripescaggio.
I ragazzi daranno il massimo nella speranza di raggiungere sul campo la promozione, ma se così non sarà andrà bene lo stesso, l’importante è che ad Antonimina si continui con il calcio giocato anche per regalare qualche pomeriggio di svago, a chi assisterà alle partite, guardando giocare un gruppo di ragazzi che vogliono ricordarci che oltre al calcio delle stelle e dei grandi interessi economici esiste un calcio fatto di poche risorse e di campi polverosi ma di tanta passione e spirito di sacrificio e che meriterebbe una maggiore attenzione.
Un ringraziamento a Mimmo Pelle autore della presente Relazione e al presidente Mimmo Filippone.
Nell’occasione Porgiamo alla società Antonimina gli auguri per una s.s. 2023/2024 ricca di soddisfazioni.