Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Anniversario assassinio Ceravolo, Nesci (M5S): “Giustizia per la famiglia”

«Lo Stato deve guardare alla Calabria con occhi diversi. Qui è emergenza tutti i giorni, un’emergenza culturale ed economica che sta piegando il popolo calabrese, con il grave rischio che la criminalità rappresenti sempre di più l’alternativa»

Anniversario assassinio Ceravolo, Nesci (M5S): “Giustizia per la famiglia”

«Lo Stato deve guardare alla Calabria con occhi diversi. Qui è emergenza tutti i giorni, un’emergenza culturale ed economica che sta piegando il popolo calabrese, con il grave rischio che la criminalità rappresenti sempre di più l’alternativa»

 

 

«Esprimo sincera commozione per l’anniversario della morte di Filippo Ceravolo, assassinato assurdamente il 25 ottobre dell’anno scorso. La scomparsa del ragazzo, un giovane come me, porta a riflettere sul destino dei figli della Calabria». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, la cui famiglia è originaria di Soriano (Vibo Valentia), città da cui proveniva Filippo, morto a soli 19 anni per una ritorsione diretta invece ad altri.
«Filippo non c’entrava nulla», ricorda con indignazione la parlamentare Cinque Stelle, che sottolinea: «Sono vicina alla comunità di Soriano e soprattutto alla famiglia di Filippo, alla quale deve essere assicurata giustizia». «Lo Stato – prosegue la deputata – deve guardare alla Calabria con occhi diversi. Qui è emergenza tutti i giorni, un’emergenza culturale ed economica che sta piegando il popolo calabrese, con il grave rischio che la criminalità rappresenti sempre di più l’alternativa e appaia come l’organizzazione più sicura, come l’unico potere in grado di fornire lavoro, certezze e risposte».
Nesci conclude: «La memoria è preziosa. Spero che persone come Filippo, che testimoniano la parte bella e sana della Calabria, preponderante, non siano mai dimenticate. La storia di Filippo valica i confini della nostra terra. Essa racconta una tragedia indescrivibile che mi auguro non si ripeta mai più. Per questo, servirà fermezza dallo Stato e una lunga battaglia culturale, a partire dalle piccole cose, intanto dalla scuola».