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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Ancora nuove scosse, oggi arriva Napolitano

Ancora nuove scosse, oggi arriva Napolitano

Scossa di magnitudo 4.5 a Ravenna

Ancora nuove scosse, oggi arriva Napolitano

Scossa di magnitudo 4.5 a Ravenna

 

 

(ANSA) Una scossa di magnitudo 3.2, registrata dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 03.47, è stata avvertita dalla popolazione nelle province di Modena, Reggio Emilia e Mantova. L’evento sismico è stato localizzato a una profondità di 8.3 km. Le località più vicine all’epicentro sono: Rolo (Re), Novi di Modena, San Possidonio e Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova. Sono in corso verifiche da partre della Protezione Civile per accertare eventuali danni a persone o cose.

Gli effetti del terremoto che ha colpito l’Emilia rischiano di essere pesanti anche sull’industria e sul turismo. “Si teme, e credo sia abbastanza vicino alla realtà, che ci sia uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi”, stima il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, aggiungendo: “Nell’area si produce un po’ di più dell’1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto”.

Il sisma ha “colpito una parte importante della produzione manifatturiera che deve ripartire al più presto anche per evitare qualche tentazione di delocalizzazione anche delle imprese straniere che operano in quell’area”. Il “bilancio ancora provvisorio” conta “almeno 500 aziende con gravi lesioni, oltre 10 mila posti di lavoro a rischio, la minaccia che si perdano filiere importanti”. Squinzi lo ha aggiunto, presentando il rapporto sugli scenari industriali del Csc, sottolineando la “voglia di ripartire al più presto” degli imprenditori “e la grande solidarietà che c’é intorno a loro”.

Potrebbero risentirne molto anche i flussi turistici per la prossima estate, con una portata ben più ampia rispetto alle prime ipotesi. A lanciare l’allarme e’ il presidente di Federviaggio Luca Patané. “Non ci sono solo cancellazioni in Emilia, Veneto e Friuli – dice – ma un blocco dei flussi che avrebbero dovuto concretizzarsi in queste settimane”. Patané spiega che le prenotazioni “sono ferme”. Soffrono, in particolare, il mercato tedesco e tutti i mercati intercontinentali. Dalla Germania nel 2011 si è registrato il 21% degli arrivi sul totale degli stranieri, con il 20% della spesa e il 25% dei pernottamenti. Il timore, spiega il presidente di Federviaggio, é che i tour operator locali possano dirottare questi flussi turistici in Spagna, Turchia e Grecia. Anche i turisti americani e giapponesi – afferma Federviaggio – non prenotano anche se i loro tour non toccano le aree terremotate. “Il rallentamento da parte di questi mercati – osserva Patané – è però più comprensibile data la loro lontananza geografica con l’Italia”. Patané infine giudica ottime le iniziative intraprese dal ministro del Turismo Piero Gnudi, dall’Enti, l’Agenzia nazionale del turismo e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ma, avverte “il lavoro sarà ogni giorno più impegnativo”.

IERI SCOSSA NEL RAVENNATE 4.5. NON CI SONO STATI DANNI – La scossa che non ti aspetti arriva all’alba, otto minuti dopo le 6: magnitudo 4.5, epicentro in Adriatico al largo di Ravenna e ad una profondita’ di 25,6 km. Tutt’altra area, quindi, rispetto alla pianura emiliana stremata dopo piu’ di due settimane. Il sisma e’ stato avvertito in tutta la Romagna, ma anche a Bologna e, dalla parte opposta, lungo la costa marchigiana, da Pesaro ad Ancona. Nessun danno di rilievo, hanno confermato fin da subito i controlli, ma ora i timori riguardano la stagione balneare, che sta muovendo i primi passi. In Emilia intanto, dove domani (oggi, ndr) e’ attesa la visita nelle zone terremotate del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tra le preoccupazioni principali ci sono il lavoro e le attivita’ industriali: secondo un bilancio ancora provvisorio stilato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sono almeno 500 le aziende con gravi lesioni, oltre diecimila i posti di lavoro a rischio, e c’e’ ”la minaccia che si perdano filiere importanti”. Ma tra gli imprenditori c’e’ ”la voglia di ripartire al piu’ presto”. Nel Modenese, terra di eccellenza in settori come l’agroalimentare, motoristico, biomedicale, tessile e ceramico, sono tante le aziende che hanno gia’ fatto arrivare container per poter ospitare gli uffici e ripartire al piu’ presto. Anche Coldiretti fa i conti: ”Circa 700-800 milioni di danni per il settore, 400 solo per le strutture, fienili, stalle e magazzini”, spiega il presidente Sergio Marini. Sono 7.000 le aziende agricole colpite dal terremoto, 2.000 in modo grave, mentre ”sono 8.000 nell’intera filiera agroalimentare i posti di lavoro a rischio”. La Protezione civile (il cui Servizio nazionale ha messo in campo 5.000 persone) ha fornito nel primo pomeriggio, tramite la Regione, le cifre aggiornate del dopo-terremoto: in Emilia Romagna sono oltre 14.000 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti, nelle 48 strutture al coperto, negli alberghi e nei campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Asshotel. E sono piu’ di 2.600 i sopralluoghi fatti dalle squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati. Di questi, poco piu’ di mille sono stati classificati agibili, 496 temporaneamente inagibili, 174 parzialmente inagibili, 52 ‘temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti’ e 893 inagibili. Qualcuno ha lasciato il sisma in Emilia, allontanandosi dalla zona per cercare un po’ di quiete, e lo ha ritrovato in Romagna: stessa struttura ma nuova faglia, nessun legame con le scosse del 20 e del 29 maggio, spiegano i sismologi. Ma la paura resta la stessa. Timori anche sul turismo, che sta riaprendo i battenti. Fortunatamente la scossa di questa mattina non ha provocato danni ai monumenti ravennati, da Sant’Apollinare in Classe al Mausoleo di Teodorico, e nemmeno al polo chimico o alle piattaforme offshore per l’estrazione del gas metano poste ad alcuni chilometri dalla costa. E nessuna vacanza e’ stata per ora disdetta, precisa il sindaco Fabrizio Matteucci, replicando indirettamente a Federviaggio, secondo cui invece gli effetti sui flussi turistici rischiano di essere seri: le prenotazioni – dice il presidente Luca Patane’ – ”sono ferme” e soprattutto soffrono il mercato tedesco e tutti quelli intercontinentali. Scende in campo anche il presidente della Regione, Vasco Errani: ”Non dobbiamo creare allarmismi – dice -. Le coste e le strutture attrattive della Riviera sono pienamente attive e offrono una straordinaria ospitalita’. Sono tanti i segnali che ci dicono che questa terra sta reagendo. Sono le persone che vogliono riappropriarsi della propria vita, sono le imprese che vogliono ripartire, sono i sindaci che stanno facendo un lavoro straordinario”. E’ c’e’ il concerto del 25 giugno a Bologna con tanti artisti emiliani – da Zucchero alla Pausini, da Ligabue a Cesare Cremonini – per contribuire alla raccolta di fondi per la ricostruzione: per Errani e’ ”un segnale importante”.