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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Ancora dubbi sulle sorti dell’aeroporto di Reggio Le istituzioni e la società civile affrontano la tematica

Ancora dubbi sulle sorti dell’aeroporto di Reggio Le istituzioni e la società civile affrontano la tematica
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Per il Movimento per l’Aeroporto dello Stretto, Strategico e Internazionale Prof. Pasquale Amato e Prof. Domenico Gattuso

Siamo stati felici di apprendere che Alitalia non abbandona lo Stretto e che riproporrà i servizi sulla tratta di Roma con la frequenza di due anni fa, ma vorremmo restare con i piedi per terra e proporre qualche riflessione cautelativa.
Così come siamo stati tenaci nella battaglia contro chi vedeva l’Aeroporto dello Stretto ormai destinato a morire, o se ne lavava le mani, o peggio ancora lavorava per affossarlo, così vorremmo veder più chiaro sulla vicenda e mantenere la guardia alta. La battaglia non si può ancora dichiarare vinta, sebbene vi via stata una chiara inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi.

Il colpo di scena è dell’11 settembre. Si apprende dai giornali che la Sacal ha stipulato un accordo con i vertici di Alitalia e con Ryanair, per gli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone rispettivamente. E, a seguire, schiere di politici a evidenziare come il risultato sia stato raggiunto grazie alla propria determinante azione. Non si contano le comparse. Ma qui si vuole rivolgere l’attenzione in particolare ad alcuni dei protagonisti in scena: il Presidente della Sacal, il presidente della Regione, il Sindaco della Città Metropolitana, il Ministro dei Trasporti. E a loro chiediamo:
A) Dove sta la copertura finanziaria che rassicura Alitalia al punto da indurla a comunicare che dal 1 Novembre riattiverà 3 voli quotidiani su Reggio, e che garantirà l’apertura dello scalo dal primo mattino a notte inoltrata?
B) Su che orizzonte temporale è prevista la programmazione della nuova offerta di trasporto aereo e chi provvederà ai costi di gestione della sede aeroportuale?
C) Esiste un Piano di sviluppo per l’Aeroporto dello Stretto e, se sì, cosa prevede per il futuro? In particolare quale sarà la sorte dei lavoratori dello scalo reggino messi alla porta dall’intransigente Presidente della Sacal?
Solo dopo aver chiarito questi termini tireremo un sospiro di sollievo.
Per chi ha la memoria corta vogliamo richiamare le vicende relative alle politiche di co-marketing(1) dell’ultimo anno e mezzo, che ci inducono alla cautela. Tanto per non farci eccessive illusioni.
– 12 maggio 2017: viene pubblicato dalla Regione Calabria (Dipartimento Turismo) un bando di co-marketing per 9,8 Milioni €, scadenza al 10 luglio per la presentazione delle offerte.
Per chissà quale oscura vicenda si perdono 4 mesi e si giunge al:
– 10 novembre 2017: apertura delle buste. Decreto n. 11192 dirigente del Dipartimento Turismo della Regione Calabria. Dalla lista degli ammessi alla gara risulta esclusa Ryanair (che ha partecipato attraverso la Società Airport Marketing Service Limited) per una considerevole carenza documentale; è invece presente Alitalia.
– 29 novembre 2017: viene pubblicata una nota con la quale il responsabile unico del procedimento comunica al Dirigente Generale del Dipartimento Turismo di ritenere che le carenze riscontrate in sede di verifica amministrativa nell’offerta presentata dalla Airport Marketing Service Limited “non possono farsi rientrare tra le irregolarità essenziali non sanabili”.
– 15 dicembre 2017: decreto n. 14306 del dirigente del Dipartimento Turismo della Regione Calabria, dispone “la rideterminazione della riammissione della Società Airport Marketing Service Limited” alla gara annullando in parte il precedente decreto dirigenziale del 10 novembre 2017, n. 11192, con conseguente attivazione del soccorso istruttorio ex art. 83, comma 9 del d.lgs. 18 aprile 2006, n. 50, nei confronti di tale concorrente.
– 7 febbraio 2018: nuovo decreto del Dirigente del Dipartimento Turismo (n. 491) della Regione Calabria, limitatamente alla parte in cui dispone la riammissione della società Airport Marketing Service Limited alle “fasi successive” della procedura indetta dalla stessa Regione Calabria. In pratica la Regione attua una forzatura e opera un ripescaggio di Ryanair a tempo scaduto.
– febbraio 2018: Alitalia inoltra ricorso al TAR avverso la decisione della Regione di cui sopra.
– 17 aprile 2018: il TAR sospende la procedura.
– 8 giugno 2018: il TAR dà ragione ad Alitalia che quindi vince il ricorso contro Regione e Ryanair.
– inizio luglio 2018: avviene l’aggiudicazione provvisoria del bando ad Alitalia.
– luglio/agosto 2018: Regione e Ryanair, testardi più che mai, fanno ricorso al Consiglio di Stato.
– settembre 2018: il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensione cautelare.
All’improvviso l’11 settembre, in piena festa di Madonna, avviene il miracolo. Un comunicato stampa congiunto Alitalia/Sacal da cui emerge che “dal 1 novembre Alitalia triplicherà il numero di collegamenti sulla rotta Reggio Calabria-Roma tornando a servire questa tratta con tre voli al giorno. La decisione di rafforzare l’operativo Alitalia sullo scalo ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria segue l’incontro avvenuto questa mattina tra il presidente della Sacal, e il Chief Strategy and Operations Officer di Alitalia”. Regione e Sacal da feroci avversari ridiventano grandi amici di Reggio e dell’Aeroporto dello Stretto, finanche il Sindaco della Città Metropolitana, debole rappresentante locale delle politiche del governatore, pare svegliarsi dal torpore. Ma è al Ministro dei Trasporti, che andrebbe riconosciuta la paternità dell’operazione; in modo un pò singolare, con un tweet del 7 settembre, egli annunciava che presto si sarebbe superata la crisi dell’Aeroporto. C’è da chiedersi perché mai Delrio non è riuscito in questa grande impresa in tutti questi anni, nonostante i fraterni rapporti con i suoi amici locali, i vari Oliverio, Falcomatà, Minniti.
Non tutto il quadro però risulta ancora chiaro. Evidentemente l’accordo richiede risorse, e a quanto pare non possono essere quelle del co-marketing, vista la guerra ancora in corso tra gli avvocati di Regione e Alitalia che hanno bloccato l’iter. E considerati gli aggravi gestionali dell’aeroporto legati all’estensione dei servizi. Né pare che la Città Metropolitana si sia adoperata per una propria azione di sostegno diretto. Ed al momento non si hanno notizie di impegni finanziari da parte del Governo. Allora è d’obbligo chiedere un atto di chiarezza ai protagonisti della saga nei confronti dei cittadini reggini. Rispondano ai quesiti A, B e C. E rimangono aperte le questioni degli orari congrui e delle tariffe che dovrebbero essere opportunamente competitive. Troppe volte la popolazione reggina è stata illusa a vuoto.

Il Comitato pro Aeroporto dello Stretto

Le sfrontate dichiarazioni dei rappresentanti politici e non solo, che imperversano in questi giorni sui quotidiani, tese ad accaparrarsi meriti sulla questione aeroporto dello Stretto, rendono doveroso “mettere i puntini sulle i” affinché la collettività possa formarsi un’opinione corretta.
Quindi, invece di aggiungere chiacchiere alla montagna di chiacchiere generata in questi giorni, il Comitato ritiene corretto storicizzare cronologicamente, attraverso un elenco sintetico di fatti, ciò che è avvenuto negli ultimi due anni.
Si precisa che la costituzione del comitato e le attività riportate sono state rese necessarie dalla inefficienza di una classe politica e dirigenziale, che continua negli anni ad agire solo di riflesso, se obbligata, oppure con l’intento di salvarsi la faccia di fronte ai cittadini. I fatti :
– 7 ottobre 2016, in seguito alla sentenza di fallimento della Sogas SpA ed il rischio di chiusura dell’aeroporto, viene effettuato il primo sit-in del Comitato, in Piazza Italia (RC), dove una delegazione dei manifestanti viene ricevuta dal Prefetto, ottenendo l’apertura di un tavolo inter-istituzionale periodico sulla questione aeroporto;
– 28 ottobre 2016, prima assemblea pubblica, nel salone di Confindustria Reggio Calabria, in occasione della quale la questione aeroporto, da argomento di pochi cittadini, inizia ad essere portata all’attenzione del tessuto socio-economico della città;
– 19 novembre 2016, mobilitazione generale con corteo da Piazza Duomo a Piazza Italia, con più di 2 mila partecipanti, contestualmente all’inoltro di un’Istanza articolata ai vertici ministeriali per impedire che la gestione in rete degli scali calabresi si trasformasse nella sola operatività dell’aeroporto di Lamezia;
– 14 gennaio 2017, costituzione di un tavolo inter-istituzionale , in seguito al secondo sit-in ad oltranza in Piazza Italia, con contestuale impegno dei partecipanti a portare nei tavoli ministeriali le istanze e gli studi elaborati dal Comitato, tra i quali l’attuazione delle normative sulla continuità territoriale per l’area dello Stretto;
– 18 gennaio 2017, in seguito alle manifestazioni di protesta, viene emanato un decreto regionale di € 903.691,64 per garantire la continuità del servizio di trasporto aereo, recante le motivazioni di “criticità di ordine pubblico e sociale” ;
– 17 marzo 2017, vista la comunicazione di Alitalia di interrompere il servizio di trasporto sull’aeroporto dello Stretto, il Comitato organizza un sit-in bloccando l’ingresso di Palazzo S.Giorgio, ottenendo l’impegno sul ripristino dei voli in occasione del successivo tavolo ministeriale;
– 11 e 30 maggio 2017, vengono costituiti due tavoli inter-istituzionali in Prefettura di RC, per l’aggiornamento sulle problematiche relative all’aeroporto dello Stretto, con particolar riguardo alle trattative in corso con le compagnie aeree che ancora tardano a ripristinare i voli;
– 9 giugno 2017, il Comitato contatta direttamente i vertici Alitalia, ottenendo una nota sul mancato pagamento di un debito regionale, al contrario di quanto asserito nei precedenti tavoli, da parte dei rappresentanti istituzionali;
– 21 giugno 2017, trasferta in pullman con sit-in presso la Cittadella Regionale (CZ), dove una delegazione del Comitato viene ricevuta ed ottiene lo stesso giorno l’emanazione del decreto dirigenziale per il saldo del debito pari a € 1.752.915,33;
– 15 settembre 2017, seconda assemblea pubblica sulla questione aeroporto presso l’Accademia delle Belle Arti (RC), in ambito della quale si diffonde un documento analitico sulle cause e gli indirizzi da perseguire per ottenere lo sviluppo dell’infrastruttura e del territorio circostante, sottolineando l’importanza della pubblicazione del piano industriale Sacal e dell’elaborazione di programmi istituzionali attendibili, con investimenti al seguito;
– 27 settembre 2017, richiesta accesso civico alla Sacal spa per la pubblicazione del Piano Industriale con contestuale istanza alle Autorità garanti per il rispetto delle normative sulla trasparenza;
– 24 febbraio 2018, seconda mobilitazione generale con corteo da Piazza Duomo a Piazza Italia, con contestuale richiesta di un tavolo inter-istituzionale ed il deposito di una proposta di protocollo per avviare una sinergia con tutti i responsabili del servizio di trasporto aereo, incluso la richiesta di modifica dello statuto della Sacal SpA, il cui CdA viene limitato ai soli rappresentanti catanzaresi;
– 16 aprile 2018, Atto di esposto presso le Procure della Repubblica di Reggio, Catanzaro e Roma col deposito di tutti gli atti e le incongruenze sulla questione aeroportuale calabrese, tra cui spiccano le contraddizioni contenute nella relazione della commissione esaminatrice delle offerte per il bando Enac e le incongruenze della relazione per chiedere gli Aiuti di Stato per l’ampliamento dell’aerostazione dell’aeroporto di Lamezia;
– 17 luglio 2018, in seguito al passo indietro, da parte dei vertici istituzionali ed economici locali, sul protocollo d’intesa promosso dal Comitato, si provvede ugualmente ad inoltrare:
a) Un documento articolato ai Vertici dei Dicasteri competenti, chiedendo sia l’emanazione del Decreto interministeriale necessario per l’attuazione degli investimenti sull’aeroporto dello Stretto sia un incontro con i Ministeri competenti per presentare la documentazione raccolta in due anni di attività.
b) Accesso civico alla Sacal Spa, chiedendo, nel rispetto delle normative, la pubblicazione del piano industriale aggiornato sull’aeroporto dello Stretto, al fine di consentire l’avvento di investitori e nuove compagnie aeree.
– 2 agosto 2018, il Comitato ottiene, dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, l’avvio del procedimento per l’emanazione del Decreto e l’impegno ad un incontro durante la prima visita sul territorio calabrese, siglando il principio che un gruppo di cittadini organizzato, attraverso studio, impegno e integrità, può e deve dialogare paritariamente con le Istituzioni senza assoggettarsi a sterili intermediazioni politiche.
Infine, non potendo soffermarsi sui dettagli di queste ed altre numerose attività del Comitato, si ribadisce l’appello a tutti i cittadini di partecipare alle spese per il ricorso al TAR, necessario per la pubblicazione del piano industriale Sacal.
Il ripristino di un volo al mattino con rientro alla sera sulla tratta Reggio-Roma, seppur segna un passo avanti, non deve distogliere l’attenzione sugli interventi che per i prossimi 30 anni la Sacal intenderà compiere per l’aeroporto dello Stretto.
Naturalmente l’appello viene esteso anche ai vari paladini che in questi giorni si sono sbizzarriti sui quotidiani. Invitiamo loro, oltre alla promozione di comunicati, interrogazioni, interpellanze, conferenze ed incontri, a contribuire concretamente alle spese sopraindicate ma come singoli cittadini, liberi da simboli e appartenenze, poiché prima dell’interesse personale viene quello generale, che corrisponde allo sviluppo della nostra stupenda terra, purtroppo vilipesa da decenni.