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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Ancora disservizi sul fronte disabilità nelle scuole di Reggio” Il comitato Anaca lancia l'allarme

“Ancora disservizi sul fronte disabilità nelle scuole di Reggio” Il comitato Anaca lancia l'allarme
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E’ iniziato un nuovo anno scolastico, ed ecco…ci risiamo!!! “drin”…suono
della campanella per molti studenti calabresi: un nuovo anno pieno di
aspettative, ricco di nuovi propositi.. il vecchio alunno, il nuovo e poi
chi altro? Un ragazzo speciale che sta entrando?!? Si, proprio lui, felice
di vivere un’altra avventura, di incrociare volti noti e sconosciuti,
riabbracciare vecchi e nuovi compagni. Ma anche quest’anno, come lo scorso,
è li solo: la “sua guida” non c’è! Manca il docente di sostegno (a causa
di continue norme che raramente ne assicurano la continuità..) ma è assente
anche l’assistente educativo, il suo assistente per l’autonomia e la
comunicazione che comunemente parlando è uno dei pochi che riesce (anche
qui non sempre) ad assicurarne la continuità, a fare da mediatore tra i
nuovi arrivati e i vecchi, tra la famiglia e l’alunno, tra i compagni e lo
stesso, tra l’anno scolastico passato ed il nuovo, la cui presenza gli enti
territorialidovrebbero garantire sin dal primo suono di quella tanto
attesa campana! Ma anche questa figura manca e la sua assenza non suggella
il fallimento dell’alunno disabile, nè dell’assistente educativo, ma delle I
stituzioni.

Questa breve premessa, seppur nota ai più, vorrebbe semplicemente far
riflettere sul sistema in cui per l’ennesima volta si imbattono glialunni
con disabilità, le famiglie degli assistenti all’autonomia e alla
comunicazione del territorio calabrese e, più specificatamente, del
territorio provinciale di Reggio Calabria.

E’ ormai consolidata l’idea su chi siano gli Assistenti Educativi:rappresentano
una figura contemplata dalla legge 104/92 art. 13, necessaria per promuovere
l’autonomia e la comunicazione dello studente speciale con il resto della
comunità scolastica che media con il docente di sostegno (esso può coprire
una cattedra di al massimo 18 ore, quando l’orario scolastico è di ben 36). Le
regioni usano talora diverse denominazioni per riferirsi alla suddetta
categoria, ma proprio riprendendo le testuali parole utilizzate nella
legge-quadro, non vi è dubbio che gli assistenti educativi siano assistenti
all’autonomia ed alla comunicazione, le cui posizioni e diritti oggi
trovano integrale rispecchio e tutela negli scopi ed obiettivi che si
prefigge la propria associazione nazionale, ANACA. A Reggio Calabria è
attivo ed operativo il Comitato ANACA – Regione Calabria (fcb ANACA Ass.
Naz. / ANACA Soci Calabria). Competente per la loro formazione e la tutela
lavorativa sono Comuni, Regioni, Province, Città Metropolitane.

Gli assistenti, in particolare, si occupano:

– dell’autonomia ed integrazione dell’alunno disabile “grave”, riconosciuto
dalla Commissione ASP territorialmente competente, che abbia bisogno
pertanto di assistenza e accompagnamento continuo (art. 3 comma 3);

– del supporto all’alunno disabile nelle attività quotidiane (all’interno
della scuola) anche mediante l’ausilio di strumenti e tecniche di
comunicazione alternativi a quelli ordinari;

– della cooperazione con il personale docente e il sistema della rete
formale ed informale, ai fini dell’effettiva preparazione dell’alunno alla
vita sociale.

La compagine degli assistenti predetti proviene storicamente e
parallelamente dalla “formazione” e stages promossi dall’Ente Provincia e
da esperienze maturate nei diversi comuni: ciò ha dato origine a gruppi di
assistenti, che non vantano tutti la stessa formazione, ma che lavorano
nell’ambiente scolastico da tanti anni alacremente. Ciò non può indurre a
pensare che il tempo sani problemi formativi… certo … ma non si può pensare
che, come prodotti a scadenza, lavoratori utilizzati per svariati anni
vengano scartati come se la loro funzione non fosse stata utile per
bambini, ragazzi, giovani in difficoltà.

Gli operatori impegnati presso le scuole di I grado, quanto quelli
impegnati nella scuole di II grado della Provincia di RC sono stati
inseriti all’interno di due short-list, differenziando fra assistenti
all’autonomia e assistenti alla comunicazione e Assistenti Educativi
“Senior” ( che lavorano stabilmente nelle scuole sopracitate da più di tre
anni) e “Junior”(non hanno lavorato nelle scuole secondarie per più di tre
anni), quali semplici elenchi e non graduatorie meritocratiche, per dare
direttamente ai Dirigenti Scolastici libertà e facoltà di attingere, in
base alle esigenze specifiche della propria utenza. Detta situazione ha
intaccato la qualità del servizio, non ha minimamente favorito titoli e
preparazione specifici – men che meno l’esperienza – , ha causato
confusione normativa e regolamentare.

Ripetutamente, ed anche qualche giorno fa, alcuni assistenti hanno
manifestato le proprie rimostranze… I cambiamenti apportati hanno
determinato, a carico degli assistenti e delle loro famiglie, numerosi
disservizi che a tutt’oggi sembrano replicarsi:
• Ritardo nell’inizio del Servizio (l’attività educativa non può cominciare
dopo ben 5 mesi dall’avvio dell’anno scolastico e lasciare l’alunno nella
fase di smarrimento sopra rammentata);
• Totale autonomia del D.S. nella decisione di orario, tipologia
contrattuale, paga oraria con conseguente sproporzionata disparità di
trattamento tra gli Assistenti medesimi (a volte senza nemmeno tener conto
della continuità educativa);
• Ritardo nell’invio e nell’ assegnazione dei fondi per l’avvio
dell’attività.

Oggi si spera che tutti gli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione,
indipendentemente dal luogo ove sia maturata la loro esperienza, si presentino
come una categoria unita, di cui Anaca è espressione, lavoratori attivi ed
in sommossa, per rivendicare il proprio ruolo, la propria importanza nella
vita scolastica di ogni ordine e grado, così come consacrata da una
Legge-Quadro che può e deve rappresentare la “Tavola dei diritti” delle
persone colpite da disabilità. Ciò vincendo diffidenze e preconcetti che,
spesso, è l’asperità della vita lavorativa condotta che genera anche
nell’ambito della stessa categoria….. Noi lo siamo.. ed ANACA
quotidianamente rinfranca questo spirito associativo: che non si fonda su
propositi personali o di sparuti gruppi, che non vive di rivendicazioni e
rancori, ma di piccole gioie donate a ragazzi, famiglie… che non hanno un
costo, ma valgono tanto!

Questo spirito .. supportato da anni di studio, qualifiche, aggiornamenti,
specializzazioni, talora è minato dalla triste constatazione che,
nonostante si tratti di una categoria riconosciuta sin dal lontano ’92, quella
degli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione ancora oggi
subisce un continuo
rimando di competenze tra i diversi enti (Regioni, Province, comuni, Città
metropolitane) l’attribuzione di un ruolo deteriore gravi conseguenze sulla
qualità del servizio e sul raggiungimento degli obiettivi scolastici.

Occorre prendere coscienza e consapevolezza che le Istituzioni devono
attenersi al rispetto di una Legge – in primis la citata legge-quadro 104/92,
che assicura piena tutela al ragazzo speciale mediante un’assistenza
scolastica tripartita fra: assistenza di base (condotta dal collaboratore
scolastico), assistenza didattica (garantita dal docente di sostegno,
che è anche
insegnante di classe)e assistenza educativa. Essa ultima è un’assistenza
specialistica, la cui qualifica professionale è attestata da una
certificazione rilasciata da enti di formazione, che differenzia, per il
percorso di studi specifici, gli assistenti all’autonomia e alla
comunicazione da tutti gli altri operatori (laureati o diplomati),
nonostante si guardi a decisioni autorevoli- quali quelle regionali- che
confondono ruoli e professionalità, a detrimento della identità e qualità
del servizio.

Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione della provincia diReggio C
alabria, qualificati e che lavorano da diversi anni in tutte le scuole di
ogni ordine e grado, richiamano l’ attenzione di tutta la comunità civile:
non accettano le continue dequalifiche, rectius:squalifiche operanti sulla
loro professione, nè sulla loro persona o su quella dei disabili. Oggi più
che mai hanno bisogno di risposte certe, di un trattamento equo e parità di
condizioni, di un trattamento economico adeguato! … e la risposta più
esaustiva giunga tempestiva ai nostri ragazzi speciali, affinché i principi
e i valori consacrati in norme non siano lettere morte ma diritto vivente
e sana affermazione del valore umano.

Il Comitato ANACA – Regione Calabria