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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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All’università di Catanzaro si discute del caporalato Le parole di Nicodemo Oliverio: "L’agricoltura ha bisogno di regolarità sul lavoro"

All’università di Catanzaro si discute del caporalato Le parole di Nicodemo Oliverio: "L’agricoltura ha bisogno di regolarità sul lavoro"
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Oggi all’Università Magna Grecia di Catanzaro si è parlato di caporalato e della legge approvata un anno fa per contrastare più efficacemente il fenomeno- rende noto Il Capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Nicodemo Oliverio. Si è ricordato in tale occasione quali furono le motivazioni politiche, quali le perplessità giuridiche e sociali, quali le ragioni che ci spinsero convintamente ad andare avanti e a far sì che il testo divenisse legge in tempi rapidissimi.

Per colpire veramente e non in maniera episodica, occorreva coinvolgere anche le imprese agricole, richiedendo loro di essere responsabili in prima battuta della modalità di impiego dei lavoratori. Ogni ipotesi di sfruttamento è contrario alla dignità umana e all’immagine di una democrazia moderna, quale il nostro Paese sa di essere.
Solo così era possibile togliere linfa vitale all’attività del caporale. Solo così era possibile immaginare di non dover più narrare di storie come quella di Paola Clemente e di molti altri, morti per il caldo e per la fatica nei campi.

Occorre, ora, andare avanti, rafforzando gli strumenti che aiutino l’incontro tra offerta e domanda di lavoro, sostenendo le imprese che decidono di aderire alla Rete di lavoro di qualità, anche attraverso l’attribuzione di maggiori punteggi nell’assegnazione delle risorse previste in ambito rurale. L’agricoltura ha bisogno di regolarità sul lavoro. Le imprese sono state chiamate a fare la loro parte.

Sta ora alla politica trovare gli strumenti per sostenerle in questo percorso di legalità, ben sapendo che la modernizzazione dell’impresa passa attraverso il margine di profitto che essa è in grado di generare. Sarà, quindi, sempre più necessario rafforzare l’offerta attraverso l’incentivazione di processi di aggregazione e sviluppare maggiormente le filiere corte, avvicinando, cosi, il consumatore ai luoghi di produzione.