Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Al via le audizioni sul progetto di legge di riforma e riordino degli enti regionali

Al via le audizioni sul progetto di legge di riforma e riordino degli enti regionali

Illustrato oggi dal Sottosegratario alle Riforme e alla Semplificazione Amministrativa, Alberto Sarra nella seduta della Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”

Al via le audizioni sul progetto di legge di riforma e riordino degli enti regionali

Illustrato oggi dal Sottosegratario alle Riforme e alla Semplificazione Amministrativa, Alberto Sarra nella seduta della Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”

 

 

Al via le audizioni sul progetto di legge di riforma e riordino degli enti regionali n. 411/9^, di iniziativa della Giunta, illustrato oggi dal Sottosegratario alle Riforme e alla Semplificazione Amministrativa, Alberto Sarra nella seduta della Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento”, presieduta dal consigliere Giuseppe Caputo che è anche relatore del testo.

Dopo i contributi del Sottosegreatario Sarra e del Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria Francesco Zoccali, sono intervenuti in rappresentanza delle organizzazioni sindacali CGIL funzione pubblica e SUMIA, Alessandra Baldari e Antonio Spataro; in rappresentanza della CISL Raffaele Blandino e Domenico Zannino e il presidente della fondazione Calabria Etica, Pasquale Ruberto.

Il progetto normativo che individua sei macroaree prevede una riorganizzazione complessiva mediante l’istituzione, la fusione, l’accorpamento e la soppressione degli enti, delle aziende e delle agenzie regionali, delle fondazioni, delle società e dei consorzi comunque denominati, nell’ottica – ha spiegato Sarra – di una “maggiore integrazione tra l’attività regionale e quella delle autonomie locali e per il perseguimento degli obiettivi di economicità, efficacia, efficienza dell’azione amministrativa e di risparmio secondo quelli che sono anche i dettami della Spending Review”. Un obiettivo, quest’ultimo, che si vuole raggiungere “soprattutto grazie all’accorpamento in una unica agenzia o azienda”, degli enti che si occupano della stessa materia. In questa cromice si pongono le unificazioni dei Consorzi Asi (Consorzi per le Aree di sviluppo industriale) in un unico consorzio denominato “Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive” e dei Parchi marini che confluiranno nel “Parco Marino dei due Mari”.

Rispondono invece all’esigenza di “creare un unico interlocutore per materia omogenea”, la soppressione delle Fondazioni Field, Calabria Etica, Calabria Film Commission, Calabresi nel Mondo. Stessa sorte per le Aterp (Aziende territoriali per l’Edilizia residenziale pubblica) le cui funzioni verranno conferite all’Agenzia regionale per l’Edilizia Abitativa (A.R.E.A). Secondo il progetto sarà soppressa anche la SIAL, società in house della Regione le cui funzioni in materia di politiche sociali e lavoro saranno svolte dall’Azienda Calabria Lavoro.

Questa nuova configurazione che prevede anche la riorganizzazione della Fondazione Mediterranea Terina e l’istituzione dell’Agenzia regionale per il turismo, consentirà secondo il Sottosegretario “di mantenere i livelli occupazionali attuali e di preservare gli interi aggregati di bilancio”.

“L’unico settore sottratto all’intervento di riordino degli enti è quello della sanità – ha sottolineato Alberto Sarra – in quanto sottoposto al regime di commissariamento”.

Dopo aver comunicato di aver ricevuto le dimissioni del consigliere De Gaetano dalla carica di Vice Presidente della Commissione, il Presidente Giuseppe Caputo ha dichiarato: “Rispetto allo spirito ed alla mission che ispirano questa proposta di legge sarebbe certamente un segnale di grande maturità la condivisione e l’approvazione unanime, in modo bipartisan, da parte dei consiglieri. Soprattutto in questa delicatissima congiuntura europea e nazionale, il saper porsi e l’individuare concrete vie per raggiungere gli obiettivi, sempre declamati, di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica, è un atto di responsabilità. Per capire l’importanza delle disposizioni contenute in questa proposta e finalizzate alla riorganizzazione di numerosi enti regionali, basti solo prendere atto che ammonta a 17 milioni di euro l’anno la riduzione di spesa complessivamente stimata, senza considerare tutti i diversi vantaggi organizzativi e gestionali che, senza intaccare il personale attualmente in forza in tutti gli enti coinvolti, potranno essere conseguiti nel medio e lungo termine. Ad esclusione del settore sanità, i settori individuati e per i quali sono previste nuove istituzioni, fusioni, accorpamenti e soppressioni di enti, aziende, fondazioni, agenzie, società e consorzi, sono quelli delle politiche sociali e del lavoro, dei servizi e dell’assistenza finanziaria e servizi reali alle imprese, della gestione del patrimonio immobiliare regionale, della cultura, del turismo, dell’agricoltura, della montagna e delle foreste. Si tratta di una riforma che produrrà non soltanto benefici economici consistenti nel quadro della Spending Review che si prefigge anche e soprattutto di migliorare l’offerta di servizi al cittadino”.

Articolato il dibattito nel corso della seduta alla quale hanno preso parte i consiglieri Aurelio Chizzoniti, Demetrio Battaglia, Alfonso Dattolo, Nino De Gaetano, Candeloro Imbalzano, Giuseppe Giordano, Mimmo Talarico, Pasquale Tripodi, Gianpaolo Chiappetta, Alfonsino Grillo, Ottavio Bruni, Fausto Orsomarso e Francesco Sulla.