banner bcc calabria

Al Consiglio Comunale di Taurianova un Roy Biasi scatenato e a muso duro attacca Scionti e Marafioti e … “altri (due)” di casa sua, “Il Pd di Taurianova non ha ancora restituito i soldi delle primarie al partito”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Di GiLar

Un Roy Biasi scatenato nella seconda convocazione “straordinaria” del Consiglio Comunale in quanto ieri è stato chiuso anzitempo perché la minoranza se n’era uscita dall’Aula e non c’era il numero legale per andare avanti.
Nel discutere i punti all’Ordine del Giorno il sindaco Biasi, le due variazioni di bilancio e la comunicazione al Consiglio del prelievo dal “fondo di riserva” di due somme (15 mila e 7 mila euro), si è lasciato a un amaro sfogo, nei fatti con metafore a mo’ di “comizio” attaccando a volte in maniera sottile ed altre a viso aperto la minoranza di ieri formata da Scionti, Marafioti, Lazzaro e Prestileo che lo aveva criticato in merito a queste attività di variazioni che prelievi dal fondo di riserva e in particolare all’ex sindaco Fabio Scionti.
Dopo il Consiglio Comunale sono usciti due note sia del sindaco che dalla minoranza molto dure e che si accusavano a vicenda, ma la questione che ha fatto scatenare l’ira del sindaco è stata la sospetta non veridicità delle motivazioni sulle assenze dei due consiglieri (vicini al consigliere regionale Giannetta), Bellantonio e Gallo. Il primo ieri era stato detto che stava in crociera e oggi il sindaco dichiara che era pervenuto un certificato medico di due giorni, mentre su Gallo il fatto che doveva accompagnare il padre l’ha saputo dal vicesindaco Caridi. Mentre per quanto riguarda Papalia, è l’unico di cui ne ha certezza della sua condizione di salute in quanto è andato a trovarlo personalmente e che a breve dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico.
Biasi giustifica le due variazioni di bilancio approvate dalla maggioranza idonea nella seconda convocazione, attaccando sin da subito l’ex sindaco Scionti che aveva sollevato dei dubbi, come “aggiustamenti” e non “spostamenti” e che tali sono dovuti “all’attivismo dell’Amministrazione e di conseguenza si devono fare dei movimenti nel bilancio per fare posto a tali fondi e che non implicano nulla all’Ente ovvero variazioni molto virtuose”, e poi sferra il primo attacco alla minoranza, “Comprendo il loro ruolo, ma secondo me nemmeno le delibere altrimenti capirebbero e non avrebbero nemmeno loro remore per approvarle”.
E poi per mezz’ora (così è conteggiato sulla piattaforma streaming), Biasi parla a ruota libera e va all’attacco dei suoi oppositori che hanno osato mettere in dubbio ogni questione da lui posta, inizia con l’ex sindaco Scionti che ieri aveva dichiarato che per motivi di salute era stato assente nei Consigli Comunali, “Scionti manca da quando l’hanno destituito e messo da parte da segretario regionale (Azione NdR, lo scriviamo perché il sindaco ha detto che non si ricordava il nome), e che adombra sospetti per motivi di salute sugli altri, ma noi lo vedevamo in giro pur avendo detto che era assente per motivi di salute. Prima di adombrare dubbi sugli altri dovrebbe guardarsi meglio lui”. E poi, con uno scambio d’attacco in aera si rivolge al consigliere dem Marafioti, “Siccome deve dimostrare che esiste, dice cavolate sui giornali gettando fango anche sulle variazioni di bilancio ma non dà conto dei soldi smarriti delle primarie del Pd, in quanto è l’unica città d’Italia che non ha restituito i soldi al partito. In Italia l’unico circolo è il Pd di Taurianova” e poi, “Bisogna parlare con le carte altrimenti si viene sputtanati”.
Biasi però riconosce, in merito ai suoi consiglieri di maggioranza, che “hanno più notizie di noi su nostri consiglieri comunali ma non ha notizie sulla sua gestione amministrativa del suo partito (…) prima di lanciare invettive occorre guardarsi la propria gobba”.
Inizia un discorso dai contorni tra il giallo e il noir con una tinta horror quando parla del film “Il ritorno degli zombie
Poi ironicamente fa riferimento al film “Il ritorno degli zombie”, film di scarso successo degli anni ’80 e che culturalmente era di gran lunga inferiore al genio Romero nella “Notte dei morti viventi”, diamo un tocco di “cultura” per non sfigurare. E quindi Biasi afferma che “qualche consigliere sia intenzionato a rivivere quel film vivendo difficile con gli zombie, abbiamo vissuto momenti difficili come due scioglimenti, e che gli zombie sono morti e farli resuscitare non avrebbe più senso. Devono farsi una ragione gli zombie e qualche consigliere comunale folgorato sulla via di Damasco”.
Biasi lancia un fendente ai suoi due consiglieri di maggioranza che a sua detta, si approfitta dell’assenza dovuta alla malattia di Papalia, in quanto “ Se ci sono giochi e giochini per far riesumare i morti che lo facciano pure, e che Papalia ha garantito che come rientra sarà presente in aula anche con la barella perché hanno approfittato della sua malattia e che questa Amministrazione andrà avanti come un treno non ci saranno giustificazioni di crociere, accompagnamenti di papà, etc… Finché avremo i numeri andremo avanti e finché avremo i numeri in prima convocazione va bene, altrimenti li faremo in seconda convocazione”. La sfida di Biasi è lanciata, “Fin quando avremo forza e i numeri e delle manfrine non gliene frega, approfittando delle malattie degli altri, io ho preso un impegno con i cittadini di ridare orgoglio e dignità alla città. E che la gente dice che noi stiamo raggiungendo quell’obiettivo prefissato”.
E volgendosi al passato dichiara che se avessi voluto vincere al primo turno avrebbe agito diversamente, “Mi potevo prendere Forza Italia, Fratelli d’Italia (…) ma ho deciso diversamente con le forze sane e non tenebre”
Per quanto riguarda invece gli spettacoli, lo ribadisce per l’ennesima volta che occorre farsi una ragione perché sarà così per tutto il loro mandato. La minoranza si rassegni!
Infine un passaggio sulle accuse (sempre fatte da Scionti) in merito alle cittadinanze onorarie, “In quanto utili per la città e con nobili finalità”. Sia quella al Principe Alberto di Monaco che potrebbe essere anche produttiva e di sviluppo con finanziamenti per la città in quanto si tratta di un capo di stato e poi quella sempre nobile a Salvo D’Acquisto (vittima della barbarie nazista e sacrificatosi facendo liberare oltre venti ostaggi civili. Correva il 1943 ed accadde pochi giorni dopo l’8 settembre e c’è in corso anche un processo di beatificazione NdR per non sfigurare “culturalmente”).
E poi la chiosa finale, “Mentre Scionti conferiva cittadinanze onorarie a tal Femia, noi al principe di Monaco (…) io non conferisco cittadinanze onorarie ai miei amici”.
Il Consiglio Comunale si chiude con il ritiro dei due punti sulle cittadinanze in quanto ci vuole la maggioranza assoluta, ma non finisce qui, c’è il “Colpo di teatro” di Biasi, “Farò un Consiglio Comunale apposta per modificare il regolamento sul conferimento delle cittadinanze ordinarie con una diversa maggioranza”. Dopo l’annullamento delle interrogazioni e interpellanze, adesso le cittadinanze onorarie, sì, “dritto come un treno”. Alla prossima…