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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Aidaa: “Galera certa per chi uccide cani e gatti”

Aidaa: “Galera certa per chi uccide cani e gatti”

“Nel 2013 sono state presentate circa 45.000 denunce per maltrattamento e uccisione di animali. Di queste denunce solo 7.000 sono arrivate in fase processuale”

Aidaa: “Galera certa per chi uccide cani e gatti”

“Nel 2013 sono state presentate circa 45.000 denunce per maltrattamento e uccisione di animali. Di queste denunce solo 7.000 sono arrivate in fase processuale”

 

 

Roma – Ogni anno sono almeno ottantamila i cani e
altrettanti gatti che vengono uccisi in maniera tragica dall’uomo.
Sono diversi i motivi di queste uccisioni che vanno dall’omissione di
soccorso agli animali investiti, fino alle crudeltà dei riti
satanici che riguardano i gatti neri o i cani randagi uccisi a
fucilate prevalentemente nelle regioni del Sud Italia. Ma non mancano
le uccisioni ad opera di sadici che danno fuoco ai cani ed ai gatti o
li uccidono impiccandoli o dopo indescrivibili torture. Ci vorrebbero
pagine e pagine per raccontare tutti i casi di maltrattamenti ed
orrore a cui sono sottoposti cani e gatti. Ma il dato sconcertante
riguarda la punizione che viene inflitta ai responsabili di queste
torture e di questi veri e propri omicidi che sono puniti da diversi
articoli del codice penale ed in particolare il maltrattamento e la
sevizia è punita con il carcere in base all’articolo 544 del codice
penale. Secondo i dati raccolti nelle procure Italiane da AIDAA nel
corso del 2013 sono state presentate circa 45.000 denunce per
maltrattamento e uccisione di animali (di queste circa 800 dalla sola
AIDAA) pari a meno del 30% dei reati realmente eseguiti, e queste
denunce solo 7.000 sono arrivate in fase processuale e sono state 884
le persone condannate nella totalità solamente a pene pecuniarie (o
al carcere tramutato in multa). “Sono dati assolutamente parziali,
in quanto raccolti solamente nelle procure dei capoluoghi di
provincia – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA – ma siamo
assolutamente lontani dall’applicazione seria delle leggi contro chi
maltratta o uccide gli animali, la stragrande maggioranza delle
uccisioni impunite riguardano gli incidenti stradali che solo dal
mese di agosto dello scorso anno sono diventati reati del codice
della strada, ma- conclude Croce- sono sempre troppo pochi coloro i
quali si fermano a soccorrere un animale ferito Noi chiediamo un
inasprimento delle pene con l’introduzione del carcere certo per chi
uccide in maniera efferata gli animali domestici e non solo quelli “.