Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Aeroporto Reggio, Dieni: «Da Oliverio e Falcomatà solo finte promesse» "Era stato garantito che l’operatività limitata di Alitalia, con soli due voli al giorno, sarebbe stata una misura-tampone di breve durata. Purtroppo però, questa soluzione verrà applicata anche nel corso dei prossimi mesi"

Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Mentre le tante promesse si mostrano finalmente per quello che sono,
ovvero delle bufale colossali, l’aeroporto di Reggio Calabria muore». È
quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni. «Sia il governatore
Oliverio, sia il sindaco Falcomatà – aggiunge –, avevano assicurato che,
dopo la crisi degli ultimi mesi, tutto sarebbe andato per il meglio.
Invece, nel silenzio più assordante dei personaggi di cui sopra, i
cittadini assistono alla lenta agonia dello scalo, ancora più evidente con
l’approssimarsi della stagione estiva».
«Era stato garantito – continua la parlamentare – che l’operatività
limitata di Alitalia, con soli due voli al giorno (per Roma e Milano),
sarebbe stata una misura-tampone di breve durata. Purtroppo, però, questa
soluzione, fortemente insufficiente anche in bassa stagione, verrà
applicata anche nel corso dei prossimi mesi, con grande danno per la
mobilità dei cittadini e per tutto il settore turistico, sempre più
zoppicante per via di politiche che definire miopi è un eufemismo».
«Una simile scelta di Alitalia, per nulla ostacolata dalla istituzioni
calabresi – insiste Dieni –, risulta altresì incomprensibile, dal momento
che i voli di giugno, luglio e agosto sono stati quasi tutti prenotati in
largo anticipo e che molti viaggiatori dovranno trovare mezzi alternativi
all’aereo per raggiungere Reggio e la Calabria. Significa che il “Tito
Minniti” ha mercato ma anche che i vertici dell’ex compagnia di bandiera,
assecondati da Regione e Comune, non intendono ampliare l’offerta».
«A tutto ciò – prosegue la deputata 5 stelle –, si aggiungano le enormi
difficoltà di quei cittadini che, per gravi problemi di salute, sono
costretti a raggiungere le cliniche specializzate del Nord Italia. Le
domande, che anche Oliverio e Falcomatà dovrebbero porsi, sono queste: come
dovrebbero fare gli emigranti sanitari? Con quale mezzo dovrebbero
raggiungere quegli istituti di cura? Le risposte, al momento, non ci sono,
se si eccettuano le finte promesse da tempo propinate ai reggini e ai
calabresi, come quella relativa al ripristino di tre voli giornalieri per
Roma».
«Tutto questo – conclude Dieni – è ancor più insopportabile se si considera
che Alitalia ha, giustamente, appena incrementato le tratte da e per
Lamezia Terme, lasciando però al contempo Reggio in un limbo senza
speranza, malgrado gli annunciati piani di rilancio».