«Il presidente Irto e gli altri consiglieri regionali, dopo la lunghissima
vacanza natalizia, magari potrebbero anche tornare a riunirsi e approvare
un documento con cui chiedere al governo nazionale di garantire la piena
operatività degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone». È quanto
dichiara la deputata del M5S Federica Dieni. Che aggiunge: «Due tra le
infrastrutture più importanti della regione stanno vivendo il momento
peggiore della loro storia nel silenzio della più importante istituzione
calabrese. Il consiglio regionale non si riunisce, dunque non delibera e
non prende posizioni ufficiali, dal lontano 21 dicembre. Proprio in questi
giorni si decide il destino degli scali di Reggio Calabria e di Crotone:
sarebbe quindi auspicabile che la massima assemblea democratica della
regione approvasse, possibilmente all’unanimità, un ordine del giorno con
il quale chiedere al governo Gentiloni e all’Enac di assicurare la
prosecuzione dell’attività dei due aeroporti».
Dieni continua: «Per domani è previsto un vertice al ministero dei
Trasporti tra Delrio e Oliverio, mentre oggi è andata in scena l’ennesima
pantomima del Pd, con i vertici del partito calabrese che hanno incontrato
la vicesegretaria nazionale Serracchiani, la quale a sua volta ha
assicurato che trasferirà allo stesso Delrio (sic) una imprecisata proposta
su un altrettanto oscuro investimento sulla logistica “che includa in
primis Trenitalia”. Un’altra delegazione del Pd, lo scorso novembre, aveva
assicurato che Alitalia non avrebbe lasciato lo scalo di Reggio, mentre
oggi la cronaca quotidiana ci racconta un’altra storia. Siamo di fronte,
insomma, a costanti e raffazzonati tentativi di prendere in giro l’opinione
pubblica calabrese, a cui, invece, devono essere mostrate soluzioni
concrete per la salvaguardia di due aeroporti strategici per l’intero
sistema della mobilità regionale».
«Proprio per via dei precedenti – conclude Dieni –, non ci aspettiamo
grandi cose dall’incontro tra Delrio e Oliverio. Pensiamo, piuttosto, che
una risoluzione precisa di tutto il consiglio regionale, qualora decidesse
di concludere le sue (immeritate) vacanze, potrebbe rappresentare meglio di
qualunque intervento di partito le legittime aspettative dei calabresi in
merito al loro sistema di trasporti».