Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Addio Sergio Pininfarina, muore il genio dell’auto

Addio Sergio Pininfarina, muore il genio dell’auto

Imprenditore torinese, aveva 85 anni. E’ stato presidente di Confindustria dal 1988 al 1992

Addio Sergio Pininfarina, muore il genio dell’auto

Imprenditore torinese, aveva 85 anni. E’ stato presidente di Confindustria dal 1988 al 1992

 

 

(ANSA) TORINO – E’ morto questa notte Sergio Pininfarina, lo storico designer di auto torinese. Nato con il cognome di Farina, a Torino l’8 settembre 1926, era stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 23 settembre 2005. E’ stato presidente della Confindustria dal 1988 al 1992.

Il mondo dell’auto perde uno dei suoi più grandi protagonisti: è morto Sergio Pininfarina, maestro dello stile italiano. Ha disegnato modelli rimasti nella storia per la loro eleganza, come la Ferrati Testarossa, la Peugeot 406 Coupé, la Maserati Quattroporte. Figlio di Battista ‘Pinin’ Farina e cugino del campione del mondo di F1 Nino, Sergio Pininfarina si è spento questa notte, a 85 anni, nella sua casa di Torino. Accanto a lui la moglie Giorgia e i figli Lorenza e Paolo.

Si laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino nel 1950 e inizia la sua attività nell’industria paterna, la Carrozzeria Pinin Farina: nel 1960 assume la carica di direttore generale, nel 1961 quella di amministratore delegato e nel 1966, alla morte del padre, quella di presidente. Nel 2006 diventa presidente d’onore. Segnato dalla tragica morte del figlio Andrea, solo negli ultimi anni si allontana dall’azienda, con la quale mantiene però sempre un forte legame. Uomo schivo e non amante della vita pubblica, ha ricoperto moltissime cariche e, a suggello del suo impegno, nel 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina senatore a vita: presidente della Confindustria dal 1988 al 1992, presidente dell’Editrice La Stampa, consigliere d’amministrazione della Ferrari. Tante le onorificenze, come quella di Cavaliere del lavoro e la Legion d’honneur e quattro lauree honoris causa. Nel 1995 come completamento per la sua brillante attività e il suo ruolo nel mondo dell’auto riceve il Compasso d’oro alla carriera.

CORDOGLIO NAPOLITANO, TALENTO INNOVATIVO – ”Partecipo con animo commosso al generale cordoglio per la scomparsa di Sergio Pininfarina, figura altamente rappresentativa del mondo dell’industria italiana, che ha svolto un ruolo di particolare rilievo per lo sviluppo di un comparto produttivo fondamentale e ha contribuito col suo talento innovativo all’apertura internazionale dell’impresa italiana”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla signora Giorgia Pininfarina. ”Le peculiari doti di equilibrio e di capacita’ di analisi lo guidarono anche negli incarichi ricoperti al vertice dell’organizzazione degli industriali che gli valsero alti riconoscimenti nella vita civile coronati nel 2005 dalla nomina a senatore a vita. Nel ricordare la signorilita’ che lo contraddistinse e insieme il coraggio e la dignita’ con cui visse il momento per lui personalmente piu’ doloroso, desidero far giungere a lei, gentile signora, e ai familiari tutti le espressioni del mio sentito e partecipe cordoglio”, conclude.

MONTI, SEPPE CONIUGARE BELLEZZA E QUALITA’ – ”Vorrei unirmi ai sentimenti di cordoglio per la scomparsa del senatore Sergio Pininfarina. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente e di apprezzarne le doti”. Lo ha detto il premier Mario Monti aprendo il suo intervento al Senato sul Vertice Ue. Pininfarina – ha ricordato il premier – era un uomo ”fornito di talento innato” capace di ”’coniugare bellezza e qualita’ dello spirito italiano”.

CHITI, PERDIAMO PROTAGONISTA PAESE – “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Sergio Pininfarina. Con lui perdiamo un protagonista del nostro Paese. Voglio ricordare il suo storico impegno imprenditoriale che ha tenuto alto nel mondo il nome dell’Italia, e quello istituzionale da quando il Presidente Ciampi lo nominò senatore a vita nel 2005”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Vannino Chiti.

SQUINZI, E’ UN SIMBOLO CHE SE NE VA – “E’ un simbolo che se ne va”. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha commentato la morte di Sergio Pininfarina. “Ho avuto modo di conoscerlo e frequentarlo in Confindustria – ha aggiunto – e Sergio è stato uno dei grandi dell’industria italiana, uno degli esempi del Made in Italy, conosciuto in tutto il mondo. E’ una grossa perdita”.

MONTEZEMOLO,FONDAMENTALE PER SUCCESSO FERRARI – “Lo ricordo come una persona che è stata fondamentale nella storia e nel successo della Ferrari, una persona che ha legato il suo nome ad alcune delle più belle vetture”. Così il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ricorda Sergio Pininfarina ai microfoni del Gr Rai. “Con lui ho lavorato per fare insieme la Maserati 4 porte e mi ricordo le tante discussioni ma alla fine le sue capacità ed il suo senso dell’eleganza prevalevano sempre. A lui ed al figlio Andrea abbiamo dedicato la Ferrari “Sergio e Andrea Pininfarina “, lo ricordo come un grande esponente di un bel made in Italy nel mondo”, ha detto Montezemolo. “Il suo marchio , le sue capacità, il suo nome, nel Giappone negli Stati Uniti ed in qualunque parte del mondo erano conosciute . Come presidente di Confindustria, è stato un presidente galantuomo , un piemontese serio che aveva una grande passione per il proprio paese. Oltre ad essere stato uno dei più grandi esponenti del design del made in Italy nel mondo, anche industriale, ha saputo anche dare un contributo di passione civile sia come presidente di Confindustria, sia come parlamentare del Partito Liberale, sia come Senatore a vita”. Come presidente di Confindustria, ha poi concluso Montezemolo, “tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, erano periodi particolari ma e’ sempre stato improntato al dialogo , alla lealtà e sempre soprattutto orientato ad una grande competenza e passione per il mondo industriale e manifatturiero ed ha sempre considerato, come è giusto che sia, che chi lavora nell’azienda è il più grande patrimonio di ogni imprenditore e quindi è sempre stato per relazioni industriali molto aperte, molto chiare, molto leali ed anche di grande dialogo”

MASERATI, ITALIA PERDE PRESTIGIOSO AMBASCIATORE – “Con Sergio Pininfarina l’Italia perde uno dei suoi più prestigiosi ambasciatori nel mondo e la Maserati un grande amico”. Lo afferma Harald Wester, Ceo di Maserati Spa. “Da sempre estimatore del marchio del Tridente, per cui già il padre Pinin aveva disegnato vetture negli anni Quaranta e Cinquanta – ricorda Wester – Sergio è stato l’artefice del grande ritorno del design Pininfarina sulle vetture Maserati quando, nel 2003, disegnò la Quattroporte. Successivamente, assieme al figlio Andrea, Sergio ha contribuito a dare alla luce altri due capolavori dello stile italiano: le Maserati GranTurismo e GranCabrio. Il suo posto nella storia dell’automobile e della cultura del nostro Paese è di assoluto rilievo. A tutti noi mancherà moltissimo”.