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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Acqua pubblica, M5S: “Lo ‘sblocca Italia’ privatizza la nostra acqua” "Ignorato il risultato referendario del 2012"

Acqua pubblica, M5S: “Lo ‘sblocca Italia’ privatizza la nostra acqua” "Ignorato il risultato referendario del 2012"
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«Con il Decreto ‘sblocca Italia’ il Governo  continua a porre in atto grandi manovre per impedire che sia dato seguito alla volontà popolare sul referendum dell’acqua». Ad affermarlo sono i parlamentari M5S Parentela, Morra, Dieni e Nesci insieme al candidato a governatore per la Regione Calabria Cono Cantelmi, che aggiungono:«il decreto modifica profondamente la disciplina riguardante la gestione del bene acqua arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi». Continuano i Cinque Stelle: «Il Governo procederà alla piena realizzazione del piano di privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni anche attraverso la Legge di Stabilità. Ciò significa dare più potere ad aziende come la Sorical Spa, che in Calabria tanti danni sta facendo al servizio idrico integrato, a discapito dei cittadini e della collettività, sia in termini strettamente economici che di efficienza di un servizio che rappresenta un diritto fondamentale dei cittadini». Ma non è soltanto la gestione dell’acqua a preoccupare il Movimento Cinque Stelle:«Trivelle, inceneritori, finte bonifiche,  cemento e opere inutili nelle nostre città. Il decreto, l’ennesimo incostituzionale del Governo Renzi, avrebbe dovuto chiamarsi ‘Sfascia Italia’, per questo motivo abbiamo chiamato a combattere tutti i consiglieri comunali e regionali M5S che hanno preparato mozioni e risoluzioni contro il decreto in discussione alla Camera».
Conclude la nota del M5S:«non appena arriveremo al Governo della Regione Calabria con Cono Cantelmi, faremo quanto necessario per restituire ai cittadini la gestione del servizio idrico integrato e toglierlo dalle mani delle multinazionali come Veolia, che punta al profitto senza, magari, badare alla salubrità dell’acqua, condizione necessaria per preservare la salute dei cittadini e per restituire un servizio veramente efficiente».

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