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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 10 OTTOBRE 2024

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Acqua e Fuoco, le Ordinanze comunali a Taurianova per due dei quattro elementi di Empedocle La limitazione del consumo di acqua potabile (?) e il probabile arrivo di Prometeo con il fuoco

Acqua e Fuoco, le Ordinanze comunali a Taurianova per due dei quattro elementi di Empedocle La limitazione del consumo di acqua potabile (?) e il probabile arrivo di Prometeo con il fuoco

Di GiLar

“Conosci innanzitutto la quadruplice radice Di tutte le cose: Zeus è il fuoco luminoso, Era madre della vita, e poi Idoneo, Nesti infine, alle cui sorgenti i mortali bevono”. Empedocle che era Empedocle (cercatelo su Google), e non pizze e fichi affermava che c’erano quattro elementi eternamente uguali, delle “radici” ed erano il Fuoco, la Terra, l’Aria e l’Acqua. Zues era il fuoco sua moglie (quella di giuste nozze) era l’Aria (o Opposizionum), mentre Ade (o Nino Caridius per i romani), la Terra (e la sua manutenzione), e infine l’Acqua era Nesti o Persefone (o Non Potabile per la Magna Taurianova).
In virtù di ciò abbiamo letto che il Comune di Taurianova ha diramato due ordinanze in merito ai due elementi dei quattro fondamentali, ovvero l’Acqua e il suo contenimento e limitazione dell’uso, ma riferito all’acqua potabile com’è scritto nell’Ordinanza n. 50 del 05/06/2023, visto l’avvicinarsi della stagione estiva (che tarda ad arrivare) e, nonostante le piogge abbondanti “è calato notevolmente il livello delle falde acquifere” (?), ma quanto consumano i taurianovesi? Bere no, assolutamente in quanto c’è un’ordinanza che limita il consumo dell’acqua potabile ma che potabile non è (sic!).
Però c’è scritto che “si ordina a tutti gli utenti dell’acquedotto comunale di razionalizzare il consumo dell’acqua potabile agli stretti bisogni domestici, vietandone l’impiego per usi diversi, come riempire le piscine, irrigare, annaffiare orti e giardini, lavare autovetture, automezzi, attrezzi ecc”.
E poi un altro elemento dell’altra ordinanza è il Fuoco, la n. 48 del 05/06/2023 nella quale ci “ordina” che nel periodo compreso tra il “6 Giugno ed il 30 Settembre 2023, considerato che la stagione estiva comporta un alto pericolo di incendi nei terreni incolti e/o abbandonati con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone e dei beni, ed inoltre accertato che, l’abbandono e l’incuria da parte dei privati di taluni appezzamenti di terreni, posti sia all’interno che all’esterno della cinta urbana, comporta un proliferare di vegetazione, rovi e di sterpaglia che, per le elevate temperature estive possono risultare causa predominante di incendi, si rende necessaria da parte dei proprietari degli stessi la messa in atto di interventi di prevenzione oltre che il divieto di tutte quelle azioni che possano costituire pericolo mediato o immediato di incendi”.
L’unica differenza rispetto alle teorie filosofiche presocratiche di Empedocle, ma questa è una condizione che lo stesso Empedocle come gli altri maestri del pensiero, conoscevano Zeus, Era e altri, ma non Caridi, il “mitologico” vicesindaco che ha firmato entrambe le ordinanze.
Abbiamo cercato di dare un tono culturale filosofico in quanto non vorremmo sfigurare dopo l’ondata culturale della città e non apparire come gli unici “analfabeti” rimasti vista la pletora di poeti, scrittori e selfisti, ma di tutto ciò ci scuserete.