Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

A Vibo commemorazione vittime della Littorina Una mostra fotografica per non dimenticare il disastro ferroviario

A Vibo commemorazione vittime della Littorina Una mostra fotografica per non dimenticare il disastro ferroviario
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

di Roberta Strano

Oggi A Vibo Valentia si concludono le 4 giornate dedicate alla mostra “Sulle tracce della Littorina”, per non dimenticare la tragedia ferroviaria del 17 novembre 1951.
Organizzata dall’associazione Viboinsieme e dintorni, in collaborazione col centro di aggregazione sociale di Vibo Valentia, i Comitati delle Due Sicilie, il Gruppo Fermodellistico Tropeano e il Gruppo Fs Città di Vibo,col patrocinio dell’amministrazione comunale e ospitata presso i locali del centro di aggregazione in via Enrico Gagliardi.
La mostra fotografica è stata inaugurata lo scorso sabato, e si è conclusa oggi con la commemorazione delle vittime alle ore 17,30 e un convegno alle ore 18.
Non solo mostre fotografiche, ma riviste e articoli di giornale ed esposizione del plastico ferroviario del vecchio percorso ferroviario per ricordare il grave incidente avvenuto tra Vibo Marina e Pizzo, a causa del crollo di un ponte in cui fu coinvolta la Emmina M1-36 mentre vi transitava sopra. Il grave bilancio fu di 11 morti e 40 feriti. A causa di ciò il servizio ferroviario venne sospeso sul tratto relativo e sostituito da autobus. Il ponte non venne più ricostruito e si mantenne la circolazione dei treni solo tra Pizzo e Mileto. La ferrovia venne definitivamente soppressa nel 1966.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – ha dichiarato Antonella Frattin, presidente del Cas – perché riteniamo che sia importante mantenere la memoria storica, commemorare le vittime, ma anche riflettere sull’importanza che avrebbe avuto la linea ferroviaria anche oggi. Credo che quel trenino abbia dato un contributo importante alla crescita del territorio negli anni in cui funzionò”.