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A San Giovanni in Fiore arriva “La carica dei 100”. Iniziativa promossa dall’artista Luca Angotti

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Domani, alle 11, un singolare raduno di emigrati. Tutti i partecipanti portano il cognome calabrese Angotti, tutti sono originari della città dell’abate Gioacchino da Fiore, tutti hanno rapporti di parentela fra di loro

A San Giovanni in Fiore arriva “La carica dei 100”. Iniziativa promossa dall’artista Luca Angotti

Domani, alle 11, un singolare raduno di emigrati. Tutti i partecipanti portano il cognome calabrese Angotti, tutti sono originari della città dell’abate Gioacchino da Fiore, tutti hanno rapporti di parentela fra di loro

 

 

«La carica dei 100». Così ha chiamato l’iniziativa il promotore Luca Angotti, giovane artista-artigiano di San Giovanni in Fiore (Cosenza). Oltre un centinaio di emigrati da ogni parte del mondo farà tappa a San Giovanni in Fiore, città simbolo dell’emigrazione, domattina alle 11 al teatro all’aperto alle spalle dell’Abbazia florense.
Il raduno è singolare perché – spiega Luca Angotti – «tutti i partecipanti portano il cognome calabrese Angotti, tutti sono originari della città dell’abate Gioacchino da Fiore, tutti hanno rapporti di parentela fra di loro».
«Si tratta – aggiunge l’organizzatore – del primo incontro, facilitato da Facebook, a cui ne seguiranno altri, in futuro, ancora più partecipati».
«Al di là della curiosità che suscita l’evento – aggiunge Luca Angotti – l’idea è quella di riavvicinare gli emigrati che portano lo stesso cognome per dare un contributo concreto all’economia dei centri calabresi, in questa fase di spopolamento, di nuove partenze, di crisi, lamentele e difficoltà reali».
Luca Angotti chiarisce che, «per mobilitare gli Angotti del mondo, questa volta soprattutto calabro-francesi, c’è stato bisogno di un anno di lavoro e coordinamento per individuare il momento migliore per incontrarsi; anche, magari, per creare sinergie produttive».
Luca Angotti conclude: «Un evento per rinsaldare i legami, mantenere viva e forte la memoria della tradizione e il valore della famiglia, in tempi di confusione generale e, purtroppo, di ingiusta svalutazione della Calabria».
All’appuntamento sarà presente il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, che accoglierà gli emigrati in veste istituzionale.