banner bcc calabria

“A Lamezia Terme studiare è difficile”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

La mancanza di un polo universitario nella terza città della Calabria penalizza gli studenti lametini e del suo hinterland, i quali si ritrovano a dover convivere con un sistema bibliotecario non all’altezza degli standard qualitativi offerti nelle altre città.

Alla quantità dei libri presenti – oltre 25mila – non corrisponde, infatti, la qualità dei servizi offerti.

Giova premettere che la biblioteca di cui si parla è ubicata all’interno di Palazzo Nicotera, meravigliosa struttura situata in Piazzetta Tommaso Campanella, e recentemente intitolata al Professore Oreste Borrello.

Ad essere rivisti devono essere in primis gli orari di apertura delle sale, attualmente non adeguati alle esigenze delle decine e decine di ragazzi che giornalmente frequentano le aule studio. Per comprendere la mole di persone che quotidianamente vi si recano per studiare o consultare i tomi presenti, basta farsi un giro in qualsiasi ora del giorno per trovare, spesso, tutti i tavoli occupati.

Non è infatti ammissibile, che alle 18:50 si debba smettere di studiare nella biblioteca.

Senza parlare poi della chiusura del sabato e della pausa pranzo che comporta, a discapito degli studenti, uno stop forzato di ben 2 ore e mezza (dalle 13 alle 15:30 la biblioteca rimane difatti chiusa).

Occorre rimediare al più presto a questa cattiva organizzazione, prorogando la chiusura alle 20, estendendo l’apertura delle sale anche al sabato, e, quantomeno, ridurre lo stop della pausa pranzo ai canonici 60 minuti, che, per chi studia, bastano ed avanzano per consumare un pasto.

Alla rimodulazione degli orari devono poi seguire una serie di migliorie rivolte ad aumentare il comfort di chi sceglie, per volontà o per necessità, di studiare in biblioteca.

Gli studenti sempre più spesso si ritrovano a consultare internet per le loro ricerche e, al fine di agevolare l’accesso alla rete, sarebbe opportuno destinare almeno due postazioni (una a piano) di pc idonei alla navigazione web, non trascurando poi la possibilità di effettuare stampe (ovviamente con un certo criterio).

Deve essere rivista anche la sicurezza degli utilizzatori delle sale, ad oggi ancora molto carente. E’ possibile bypassare abbastanza facilmente le postazioni degli addetti comunali, con l’opportunità, per i malintenzionati, di sottrarre, senza essere visti da nessuno, gli oggetti personali di chi magari si allontana qualche minuto per raggiungere le toilette dell’edificio (poste al piano terra e lontani dalle aule studio). Lo scorso anno, proprio per questa falla nella sicurezza, si verificò il furto di un personal computer.

Occorre dunque potenziare sotto tutti gli aspetti un servizio essenziale per coloro i quali studiano, hanno bisogno di fare ricerche o semplicemente vogliono sfruttare a pieno il servizio bibliotecario offerto dal comune di Lamezia Terme.

Ed occorre farlo nel più breve tempo possibile, per garantire tanto ai diplomandi, quanto agli studenti universitari con alle porte la sessione estiva degli esami, un servizio adeguato alle loro necessità, tenendo sempre ben a mente le parole del filosofo greco Aristotele: “Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia”.

 FABIO ANTONIO CERRA

Responsabile organizzativo

Giovani Democratici  Lamezia Terme