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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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A Castrovillari per il quarto anno il progetto “Ciak” Si tratta di un percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità ideato e organizzato dal Tribunale per i Minorenni di Catanzaro

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“Ciak si gira”, è un pronunciamento che
molti conoscono. E’ il via ad una scena cinematografica per girarla presso uno
studio o all’esterno. Oggi,
invece, è stata detta in un’aula del Tribunale di Castrovillari in tale forma:
“Ciak… un processo simulato per evitare un
vero processo”; tutto ciò riguarda la terza fase di un progetto giunto alla
sua quarta edizione.

Si tratta di un percorso di educazione
e sensibilizzazione alla legalità ideato e organizzato dal Tribunale per i
Minorenni di Catanzaro, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale
e promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà, finanziato tra gli altri dalla
Regione Calabria e dal Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza della
Regione Calabria.

Il Progetto utilizzando la propensione
del processo penale a trasformarsi in un gioco, permette agli studenti
calabresi di imparare ad apprezzare le regole della democrazia e della
giustizia, divertendosi con la recitazione.

Così, nella mattinata del 21 aprile alcuni
studenti delle classi prime e seconde dell’I.T.I.S. “E. FERMI” di Castrovillari,
accompagnati dalla Dirigente Prof.ssa Rossana Perri e preparati dal referente
del progetto Prof. Giuseppe Marica con le colleghe D’Addino Giulia, L’Avena
Dora, Provenzano Francesca, Pugliese Rosa, Tricoli Teresa e Marino Francesca,
si sono trasformati in avvocati, giudici, assistenti sociali, imputati,
cancellieri, vittime e testimoni e si sono trovati in una vera aula giudiziaria
dove con la collaborazione e la supervisione del Dr. Raffaele
Crescenzo, Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro,
dell’Avvocato Francesca Marica, coordinatrice e referente del progetto e degli
avvocati delle Camere Minorili di Cosenza e Castrovillari, Avvocati Anna Rita
De Franco, Gabriella Cavallo e Luisa Fiorito, hanno preso parte con entusiasmo
ad una emozionante ed avvincente simulazione che ha coinvolto i ragazzi in una attenta
riflessione sul fenomeno del Bullismo e del Cyberbullismo (tema centrale della
vicenda narrata) e partendo dai personaggi del processo simulato ha permesso
loro di affrontare anche tematiche quali l’amicizia, la gelosia, l’amore, la
relazione genitori-figli, la violenza.

L’iniziativa quindi ha saputo
coinvolgere alunni, docenti e famiglie e sicuramente si identifica come canale
di un efficace incontro tra il mondo della giustizia minorile, quello della
scuola e delle famiglie degli studenti.