”Per ripartire il Paese ha bisogno di speranza e soprattutto di figure di riferimento che mettano al primo posto il bene collettivo e la ‘res pubblica’ anteponendoli agli interessi personali e sacrificando aspettative di parte ed egoismi”
4 novembre, Nicolò: “Forze armate baluardo della democrazia”
”Per ripartire il Paese ha bisogno di speranza e soprattutto di figure di riferimento che mettano al primo posto il bene collettivo e la ‘res pubblica’ anteponendoli agli interessi personali e sacrificando aspettative di parte ed egoismi”
REGGIO CALABRIA – “In un contesto storico di profonda incertezza economica, di generale disorientamento e di relativizzazione dei valori, le Forze armate costituiscono saldo baluardo dei capisaldi democratici e dei più alti valori civili a cui la Nazione, tutte le sue Istituzioni e la stessa comunità, devono, ancor più in questo momento, ispirare la loro condotta ed il loro agire quotidiano”. E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, in una nota diramata nell’imminenza delle celebrazioni per la Festa delle Forze armate. ”Per ripartire – aggiunge – il Paese ha bisogno di speranza e soprattutto di figure di riferimento che mettano al primo posto il bene collettivo e la ‘res pubblica’ anteponendoli agli interessi personali e sacrificando aspettative di parte ed egoismi”. Nicolò rinnova il suo “deferente pensiero ai militari che sia in territori dove non insistono conflitti come nei luoghi del mondo tutt’ora martoriati da sanguinose guerre civili, si spendono con la loro opera per riportare condizioni di armonia e di ordinata convivenza e per assicurare il rispetto dei diritti. A questi uomini e a queste donne, la cui testimonianza esemplare ha anche la forza di ‘illuminare’ il cammino di quanti oggi avvertono angoscia e smarrimento rispetto alle decisioni che la vita ogni giorno pone davanti, nelle grandi come nelle piccole occasioni, va la nostra ammirazione e gratitudine. Non possiamo dimenticare il sacrificio estremo della vita in omaggio ai valori della pace e della fratellanza, come ugualmente non possiamo sfuggire alla consapevolezza del ruolo insostituibile che le Forze armate hanno rivestito e continuano a rivestire nel mantenere vivo il valore delle tradizioni, esaltando l’identità del Paese e l’amore per la Patria”. Secondo Nicolò, “il giorno dell’Unità nazionale, festa delle Forze armate, è un appuntamento ricco di memorie e di significati col suo carico rievocativo. Il 4 novembre, infatti, non è solo un ricordo doveroso che richiama alla memoria tanti uomini caduti nel nome della Patria ma è, in pari tempo, un’occasione per riflettere sui grandi principi e sui valori che hanno consentito all’Italia di diventare uno dei Paesi più democratici ed importanti del mondo. L’Unità nazionale, come ha più volte ribadito il Capo dello Stato, ‘deve considerarsi bene prezioso e imperativo supremo’ perché è solo dalla forza dell’unità che può originarsi uno slancio concreto in grado di contribuire anche alla crescita della comunità europea e mondiale. La festa dell’Unità nazionale, infatti, richiama a nuovi traguardi di coesione che, nel tempo, hanno visto abbattuti confini economici tra gli Stati, facendo fiorire una nuova unità politica sotto la bandiera di comuni principi, convinzioni e progetti di crescita che vedono oggi le Forze armate, già protagoniste dell’Unità d’Italia, in prima fila nelle missioni sotto l’egida dell’Unione Europea e della Nato. Una giornata di manifestazioni molto sentita nel Paese, utile anche per acquisire più profonda consapevolezza sulle necessità del momento. In occasione delle celebrazioni che ci apprestiamo a compiere vengono messi fuori da ogni parte memorie e progetti ma anche delusione ed amarezza: per esempio, la frattura tra nord e sud che sembra restare insanabile e che anzi sembra riacuirsi; il momento segnato da una recessione che sembra resistere ad ogni terapia”. ”L’incertezza, la sofferenza economica e il problema ‘occupazione’ – conclude il Vicepresidente del Consiglio regionale – chiamano ad una responsabilità che ha il dovere di estrinsecarsi in determinazioni forti, coraggiose ed improcrastinabili perché la difficile fase che stiamo vivendo non può essere efficacemente superata senza la condivisione di tutti, facendo sistema ed operando collegialmente per l’individuazione di strategie vincenti”.