Gattina colpita in Calabria a colpi di arma da fuoco, i volontari del rifugio Fata presentano denuncia querela ai Carabinieri
Mag 31, 2025 - redazione
Ennesimo maltrattamento contro animali a Lamezia Terme. La denuncia arriva dall’associazione “Fata” che quotidianamente si occupa di recupero di animali in città e nell’hinterland che ha presentato denuncia querela per l’aggressione a una gattina, avvenuta nei giorni scorsi in via Perugini.
In particolare, il 21 maggio scorso è stata rinvenuta in via Perugini una gattina sul ciglio della strada che boccheggia trascinandosi solo con le zampe anteriori. A notarla una persona che ha allertato, attraverso la pagina Facebook, il rifugio “Fata”. La presidentessa del rifugio “Fata” Rossana Longo interviene personalmente e giunta sul posto individua l’animale: la gattina non si fa avvicinare e cerca di fuggire nascondendosi nell’erba dei margini della strada. Viene contatto un volontario, Antonio che giunge in loco e con pazienza riesce a prendere l’animale. È una gatta di nemmeno un anno. La gatta – che verrà chiamata Lucy da questo momento in poi – viene portata all’ambulatorio veterinario di Nicola Caputo a Falerna. Il dott. è sempre in prima linea e disponibile dando sostegno alle associazioni territoriali che intervengono per la tutela degli animali. La gattina viene esaminata: perde sangue non cammina ed è disidratata; una radiografia ci rivela il motivo: è stata colpita con tre colpi di arma da fuoco.
La gattina viene stabilizzata con cure e flebo, trema continuamente per due giorni; il terzo giorno viene operata; i proiettili estratti; hanno colpito la colonna vertebrale e il midollo; probabilmente Lucy resterà disabile; certamente sarebbe morta di stenti e sofferenza in pochi giorni.
Un ennesimo atto di crudeltà! Il nostro territorio purtroppo è continuamente palcoscenico di atti di crudeltà e ormai di criminalità verso gli animali, attentando una disumanità inaccettabile; pochi giorni prima lo stesso rifugio Fata aveva dovuto constatare l’avvelenamento di una colonia felina di quasi dieci esemplari a Savutano, colonia di cui si occupava sempre gratuitamente provvedendo a cure, sterilizzazione e alimentazione; ma la presenza dei gatti lì non era gradita e più volte le volontarie sono state espressamente invitate a non fornire cibo o assistenza ai gatti, a non incoraggiarli e alla fine vista la mancata desistenza, si è passati ad altri strumenti.
I proiettili estratti da Lucy sono stati consegnati unitamente ad una dettagliata denuncia querela alla Stazione dei Carabinieri, i quali già informati interverranno anche ad acquisire le riprese delle telecamere presenti sulla zona. Il maltrattamento di animali, infatti, opportuno ricordarlo è un reato. Un crimine punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5mila a 30mila euro.
Non solo: anche l’utilizzo delle armi da fuoco, in condizioni del genere, espone l’intera zona a problemi di sicurezza pubblica.
La civiltà di una comunità si misura dal modo in cui sono trattati i deboli e i fragili: ammalati, anziani, ma anche gli animali che rappresentano spaccato del nostro contesto territoriale e come tali contribuiscono a garantire un equilibrio importante. I gatti randagi della nostra città sono continuamente vittima di brutalità di ogni genere, eppure la nostra città è infestata da ratti e scarafaggi tanto da rendere spesso poco efficacie qualsivoglia genere di disinfestazione. Tra l’altro i gatti, in particolare quelli che vivono in contesti urbani e semi-urbani, svolgano un ruolo ecologicamente rilevante nel mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema cittadino. La loro presenza contribuisce in modo significativo al controllo naturale della popolazione di roditori, in particolare dei topi, limitando la diffusione di malattie e migliorando la salubrità degli ambienti abitati. Tali animali, spesso parte di colonie feline riconosciute e tutelate anche da normative locali, rappresentano un presidio naturale e una risorsa per la collettività. L’aggressione deliberata e violenta nei confronti di un gatto non solo lede l’integrità fisica dell’animale ma incide negativamente su un delicato equilibrio ecologico e ambientale che coinvolge direttamente la cittadinanza.
L’associazione rifugio Fata, quindi, fa appello alla coscienza di tutti, affinché fatti di questo genere vengano denunciati e puniti perché non soltanto ledono l’animale e il sentimento di giustizia e di protezione del debole ma offrono anche una spettacolarizzano della brutalità che offende e scuote la sensibilità comune, in un contesto di piena violazione di norme penali. Da questo momento in poi ogni denuncia necessaria verrà tempestivamente presentata e depositata, seguita arricchita di ogni prova possibile, grazie a notizie che arriveranno in qualsiasi modo (social, telecamere, dichiarazioni di testimoni, etc.). Che Lucy diventi un simbolo e un segnale di inizio: l’inizio del momento in cui questo genere di delinquenti comincerà a temere di essere individuato e punito nei modi e con la severità che il nostro codice penale prevede.
Tolleranza zero vero criminali omertosi che seminano brutalità nella città di Lamezia infierendo senza alcuno scrupolo verso animali indifesi e ignari dei predatori spietati che li seviziano in modi inaccettabili, tolleranza zero verso chi rende la disumanità e l’abbandono uno spettacolo quasi abituale che imbruttisce la nostra terra e ferisce la nostra sensibilità con scene come quelle che riguardano la piccola Lucy.
Rifugio Fata è un’organizzazione di volontariato con sede in Lamezia attiva da oltre 25 anni e che recupera cani abbandonati e animali bisognosi di aiuto, contribuendo a mantenere vivo un servizio importante sul territorio (per ordine, prevenzione di randagismo, campagne e interventi di sterilizzazione, tutela di animali in difficoltà in genere) tutto senza alcun aiuto da parte delle autorità locali ma solo grazie alle donazioni e agli aiuti dei privati oltre ai grandi sacrifici dei volontari. Oggi il rifugio ospita 100 cani randagi, seguiti con amore e dedizione e non solo (anche moltissimi gatti), riesce anche a trovare adozioni e sistemazioni in Italia e all’estero.