Operazione “Penalty”. Frode sportiva a Reggio Calabria, a denunciare è stato un arbitro della sezione di Taurianova
Ott 30, 2025 - redazione
Tutto parte quando un arbitro della Sezione di Taurianova, viene avvicinato al nord da un suo collega reggino per pilotare una partita dei giovani della primavera. L’arbitro della sezione di Taurianova non si è piegato alla richiesta di corruzione ed andato ai carabinieri per denunciare l’accaduto. L’operazione “Penalty “, coordinata dalla procura di Reggio Calabria eseguita dai carabinieri e guardia di finanza, mette alla luce un mal costume che allontana il mondo del calcio alla società.
L’episodio
Secondo la sentenza del 2024, Catanoso avrebbe cercato di manipolare l’esito delle partite, offrendo fino a 3.000 euro a un collega, l’arbitro Milone, “in cambio di informazioni utili per piazzare scommesse vincenti su ammonizioni, rigore e sulla squadra che avrebbe segnato per prima”. L’incontro avvenne a Firenze il 17 agosto del 2024 ed ha dato il via alle indagini: Milone era designato per la partita Empoli-Lazio del campionato Primavera 1 ed ha rifiutato l’offerta, informando immediatamente il designatore Ciampi e l’ufficio del procuratore Giuseppe Chiné . Questo gesto ha portato alla sua sostituzione in gara e ha reso la sua testimonianza un elemento cruciale nell’inchiesta.



