Forza Italia, silenzio strategico o tensioni in Calabria alla vigilia delle Regionali?
Ago 24, 2025 - redazione
Forza Italia, silenzio strategico o tensioni in Calabria alla vigilia delle Regionali?
In Calabria, a poche settimane dalle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, Forza Italia ha scelto la linea del silenzio. Una strategia misurata e calcolata, che punta a rafforzare il controllo del campo largo di centrodestra attorno alla figura del presidente uscente Roberto Occhiuto, ricandidato nonostante le recenti dimissioni e un’inchiesta giudiziaria in corso?
Il partito, che in altre fasi avrebbe occupato la scena con dichiarazioni e annunci, oggi si muove in modo cauto, quasi invisibile. Una scelta che ha l’obiettivo di evitare tensioni interne, preservare l’immagine del leader, e limitare gli spazi di manovra del centrosinistra, ancora impegnato a ricompattarsi attorno al nome di Pasquale Tridico?
A sostegno di Occhiuto, il centrodestra si dovrebbe presentare con sette liste, tra cui Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, UDC, Forza Azzurri e una civica a trazione personale, “Occhiuto Presidente”. Nessun proclama roboante, ma un’architettura elettorale costruita per blindare il consenso?
La strategia silenziosa riflette anche le difficoltà di Forza Italia registrate alle ultime comunali, dove Fratelli d’Italia ha guadagnato terreno. E proprio per evitare che le frizioni tra le anime del centrodestra emergano, il silenzio si fa strumento di coesione interna, ma il malessere traspare.
E se il silenzio nascondesse malumori interni, tensioni sulle candidature e accuse di gestione accentrata? Storici dirigenti locali lamentano l’esclusione dai processi decisionali, mentre alcuni amministratori guardano ad altri lidi.
Il coordinamento regionale, punta a blindare la coalizione, ma il silenzio ufficiale nasconde il timore di fratture latenti che potrebbero emergere proprio in campagna elettorale.
La sensazione di molti è che a parlare non saranno solo le urne, ma anche i nodi irrisolti.