FALSETTA: “MORIRE A CAUSA DELL’INCOSCIENZA ALTRUI ANCORA PIU’ GRAVE CHE CADERE PER MANO DELLA CRIMINALITA’”.

TEMPLARI DELLA CALABRIA SULLA TRAGEDIA DI TORRE DEL GRECO
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TEMPLARI DELLA CALABRIA SULLA TRAGEDIA DI TORRE DEL GRECO.
FALSETTA: “MORIRE A CAUSA DELL’INCOSCIENZA ALTRUI ANCORA PIU’ GRAVE CHE CADERE PER MANO DELLA CRIMINALITA’”.

Apprendere dipoliziotti che muoiono a causa dell’incoscienza altrui suscita un senso di profonda ingiustizia, forse ancora maggiore rispetto a cadere per mano della criminalità organizzata, dove il rischio professionale è per quanto tragico in un certo senso calcolato.
E’ quanto afferma in una nota il Gran Priore del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta sull’incidente a Torre del Greco, in cui ha perso la vita un poliziotto mentre un altro è gravemente ferito.
Di fronte a tali drammi la sensazione di impotenza che ne deriva è naturalmente molto forte, non soltanto per i colleghi e per i familiari delle vittime, ma per tutta la comunità, che continua a reclamare per le Forze dell’Ordine una maggiore sicurezza sul lavoro, il rafforzamento delle misure preventive e l’inasprimento delle pene per i responsabili di queste immani tragedie.
D’altra parte, è molto importante che questi eventi, spesso definiti morti bianche o invisibili nel contesto delle Forze dell’Ordine, ricevano la stessa attenzione mediatica anche al di fuori delle situazioni di criminalità conclamata, come è stato per il recente caso di Castel d’Azzano, dove l’esplosione durante uno sgombero ha causato la morte di tre carabinieri e il ferimento anche di poliziotti, dimostrando come anche le operazioni di routine possano trasformarsi in tragedie per mano di quella stessa incoscienza.
La società e le istituzioni non possono e non devono rassegnarsi ai tragici fruttidella negligenza umana.