Emergenza depurazione nel vibonese, interrogazione di Mammoliti per capire quali iniziative si intendano intraprendere per non perdere i fondi del Pnrr e dare risposte al territorio

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A quasi un anno dall’accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria sull’adeguamento e potenziamento delle piattaforme depurative site in località Portosalvo e Piscopio non siamo a conoscenza di quale sia il livello progettuale attuale degli elaborati redatti dai soggetti competenti ma, di certo, sappiamo che non è stato ancora pubblicato il bando di gara europeo, benché manchino meno di 24 mesi per l’aggiudicazione dell’appalto.

Inoltre, il Codice dell’Ambiente prevede all’art.172 il trasferimento al gestore ordinario, ma, gli impianti gestiti dal CORAP in LCA non sono stati ancora trasferiti.

Eppure, è ormai chiaro da tempo quanto i due depuratori e in modo particolare quello di Portosalvo siano strategici e fondamentali per garantire a un’area ad alta vocazione turistica la gestione del servizio di depurazione e fognario, evitando situazioni di emergenza soprattutto nel periodo estivo.

È inaccettabile che in presenza di fondi stanziati, in questo caso nel 2023, di 7 milioni di euro a valere sul fondo PNRR, si debba sempre arrivare a ridosso della scadenza e, quindi, al rischio del disimpegno dei finanziamenti.

La depurazione nel vibonese non è efficace con le conseguenze immaginabili per l’inquinamento del nostro territorio e delle nostre coste.

Sicuramente i problemi esistenti, abbastanza complessi, sono frutto di decenni di trascuratezza e, per tale ragione, non si possono accettare acriticamente ulteriori ritardi e/o sottovalutazioni.

Occorre agire con sollecitudine al fine di assumere importanti e urgenti provvedimenti. Per queste ragioni ho provveduto a depositare  apposita interrogazione al governo regionale.