Partita da Cosenza la maxioperazione contro truffe e doping nel mondo del body building
Ott 07, 2013 - redazione
Più di ottanta perquisizioni e numerosi provvedimenti restrittivi in tutto il Sud Italia. Scoperto danno erariale milionario al sistema sanitario nazionale – ULTIMI AGGIORNAMENTI
E’ partita da Cosenza la maxioperazione contro truffe e doping nel mondo del body building
Più di ottanta perquisizioni e numerosi provvedimenti restrittivi in tutto il Sud Italia, al termine di indagini che hanno portato a scoprire un giro di sostanze per il doping che ha causato un danno erariale milionario al sistema sanitario nazionale
COSENZA – Un’organizzazione suddivisa in ”cellule” dislocate in varie regioni del sud costituita da titolari di palestre, preparatori ed atleti di body building, che truffava il Servizio sanitario nazionale e commerciava illecitamente ormoni della crescita tra cultori del body building agonistico ed amatoriale usando ricette rubate. E’ quella smantellata stamani dai carabinieri del Nas di Cosenza che, in esecuzione di provvedimenti del gip, hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e due ai domiciliari in provincia di Cosenza. Sono stati eseguiti anche cinque divieti di dimora nelle provincie di Cosenza, Foggia e Napoli, due obblighi di dimora nella province di Messina e Napoli e 80 perquisizioni, anche a carico di persone non indagate, nelle provincie di Avellino, Bari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Isernia, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto. Nel corso delle perquisizioni i militari hanno sequestrato alcuni ricettari rubati e diversi flaconi di farmaci. L’indagine dei Nas è partita d’iniziativa nel 2011 dopo la scoperta di ricette prescritte ad una persona defunta ed ha evidenziato un traffico illecito di medicinali con il principio attivo di ”somatotropina”, anche ad uso veterinario, comunemente conosciuto come ormone della crescita. L’organizzazione, pur essendo composta da numerose ”cellule operative” dedite alla distribuzione finale, per l’approvvigionamento dei farmaci faceva capo alla ”cellula” cosentina, in grado di reperirli in farmacie della provincia di Cosenza e successivamente spacciarli ad atleti di palestre di varie regioni, principalmente in Campania, Sicilia, Puglia e Molise, al fine di aumentare le masse muscolari e conseguentemente alterare le prestazioni agonistiche. I farmaci erano somministrati in totale assenza di controllo medico, tanto da risultare pericolosi per la salute. Per l’acquisto in farmacia, gli indagati usavano ricette mediche sottratte al Servizio sanitario nazionale e successivamente intestate a persone ignare, decedute o conniventi. Con tale sistema venivano acquistate significative quantità di farmaci fra i quali Humatrope, Norditropin Simplexx, Winstrol e Deca-Durabolin. Secondo l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, la truffa, nel triennio 2011-13, ha avuto un ammontare di circa un milione di euro.
COSENZA – E’ partita da Cosenza una maxi operazione delle forze dell’ordine che sta scandagliando il mondo di palestre e appassionati di body building. I carabinieri stanno eseguendo in diverse province del Sud Italia arresti, divieti ed obblighi di dimora e 80 perquisizioni nei confronti di un’associazione per delinquere ritenuta responsabile di truffe in danno al Servizio sanitario nazionale (Ssn), ricettazione e falso.
Al centro della vicenda ci sarebbe un giro di anabolizzanti e dopanti e il meccanismo studiato per ottenerli e trafficarli avrebbe causato un presunto danno erariale di circa 1 milione di euro. L’operazione è svolta dalle prime ore del mattino da 220 carabinieri dei Nas e dei comandi provinciali dell’Arma territoriale su disposizione del gip del Tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino. L’indagine è coordinata dal procuratore della Procura di Cosenza, Dario Granieri.